Non bastava il cinipide: ora anche il caldo estivo e la siccità hanno dato un duro colpo alla produzione di castagne del Vulture.
L’allarme giunge dall’Associazione dei Castanicoltori del Vulture che hanno chiesto al Governo lo stato di calamità, in attesa che vengano distribuiti i contributi del 2014.
Un settore tradizionale e ricco quello delle castagne che vede in Melfi la capofila di un’industria che ha saputo sfruttare al meglio e nel corso degli anni un prodotto dell’eccellenza lucana.
I numerosi tentativi per contrastare il cinipide del castagno hanno portato a dei risultati considerevoli.
Ma ciò non è bastato soprattutto a causa dell’estate torrida che con le scarse precipitazioni ha messo in sofferenza i boschi che rivestono la nostra montagna.
A questo problema se ne è aggiunto un altro: quello della contraffazione.
Sì perché sono stati segnalati diversi casi di vendita di castagne spacciate per locali ma che in realtà provengono da fuori regione.
L’Associazione invita pertanto alla massima prudenza quando si è in procinto di acquistare il prodotto.
Speriamo che l’emergenza possa passare al più presto affinché la castagna, invidiata in tutto il mondo, ritorni ad essere il fiore all’occhiello della nostra terra.