Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa della consigliera comunale di Melfi, Angela Bisogno (M5S), in merito alla questione della tassa rifiuti e a un presunto errore di calcolo a discapito dei cittadini:
“In ottemperanza a quanto promesso ai cittadini, nell’ambito dello spirito di servizio che ha animato e che anima tuttora il mio impegno in politica per i melfitani, abbiamo riscontrato un grave errore nel calcolo della TARI (Tassa sui Rifiuti) del Comune di Melfi.
Sulla quasi totalità delle bollette da noi analizzate risulta evidente un errore nel calcolo degli importi della Tassa sui Rifiuti per tutte quelle famiglie che hanno delle pertinenze. Un errore che ha portato, in alcuni casi, a bollette quasi raddoppiate rispetto al dovuto.
La TARI è calcolata sulla base di due quote: quota fissa, calcolata in base ai metri quadri dell’immobile, e quota variabile, che andrebbe calcolata verificando il quantitativo reale di rifiuti prodotto.
Il Comune di Melfi, non potendo verificare il quantitativo reale di rifiuti prodotti da un nucleo familiare, calcola la quota variabile in base al numero di componenti del nucleo familiare (cosa fatta anche da molti altri comuni). Fin qui tutto bene, peccato però che il Comune di Melfi abbia calcolato la quota variabile anche per quanto riguarda le pertinenze (garage, box, cantine, mansarde, soffitte ecc) con aumenti della bolletta tra il 30 ed il 50% rispetto al dovuto.
Come dichiarato dallo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze:
“I comuni talvolta moltiplicano la quota variabile sia in relazione all’appartamento che alle due pertinenze, determinando una tariffa notevolmente più elevata rispetto a quella che risulterebbe considerando la quota variabile una sola volta rispetto alla superficie totale. Pertanto … da un appartamento, un garage e una cantina, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza, un diverso modus operandi da parte dei comuni non trova alcun supporto normativo. Da tale eccezione si deve quindi ricavare la regola generale … secondo la quale la parte variabile della tariffa va computata solo una volta, considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze situate nello stesso comune.”
Secondo Il Sole 24 Ore oltre il 10% dei comuni italiani sarebbero incappati in questo errore comprese grandi città come Milano, Genova, Napoli, Catanzaro.
Ai cittadini consigliamo di verificare la loro bolletta TARI, se nella Lista Utenze è presente solo l’utenza di tipo abitativo non ci sono problemi. Se, invece, vi sono altre utenze, come garage, cantine, mansarde, soffitte verificate nella casella Quota variabile se alla voce Importo trovate un qualsiasi importo superiore a 0,00 €, in tal caso è da considerare illegittimo.
In questo caso potete fare ricorso compilando l’istanza di rimborso eccedenza TARI (scaricabile a questo indirizzo https://goo.gl/HLcaAq) protocollandola a mano, o inviando una PEC all’indirizzo protocollo@pec.comunemelfi.it.
Siamo a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento”.