In seguito alla segnalazione della consigliera del Comune di Melfi, Angela Bisogno (M5S), in merito ad un presunto errore di calcolo della Tari, il Sindaco della città federiciana, Livio Valvano, ha replicato giudicando priva di fondamento la questione.
Ecco la sua dichiarazione:
“La denuncia sui presunti errori nella determinazione della Tari è priva di fondamento.
Non c’è nessun errore, ma forse solo un vuoto di memoria da parte di qualcuno che dobbiamo aiutare a ricordare e ad approfondire.
Tutti i Comuni si sono conformati a un orientamento del Ministero dell’Economia espresso nelle linee guida di definizione delle tariffe. La duplicazione della quota variabile, per i possessori di più pertinenze oltre all’abitazione, non è affatto frutto di un errore, ma semplicemente la pedissequa applicazione di quanto definito dallo Stato. Se adesso quell’orientamento è cambiato i Comuni dovranno tenerne conto e, solo se venisse confermato, probabilmente dovranno rideterminare le tariffe redistribuendo diversamente il carico della tassa che aumenterebbe per tutti e in particolare per coloro che non possiedono una pertinenza dell’abitazione.
È strumentale la denuncia che si fa individuando colpe nelle amministrazioni comunali; come al solito è il sintomo di assenza di contenuti da parte di chi pensa che il ruolo di opposizione sia un parco giochi o un trampolino di lancio per fare altro. Non c’è ragione di avanzare domande di rimborso. Non è stato il singolo comune a sbagliare, ma è una questione nazionale che riguarda migliaia di enti locali.
D’altronde per il singolo comune il calcolo della tariffa è del tutto irrilevante, perché alla fine il gettito complessivo della TARI deve corrispondere al costo complessivo delle attività inerenti il ciclo dei rifiuti. Quindi una diversa articolazione della tariffa si traduce in una diversa distribuzione tra i cittadini del peso della tassa, perché il Comune non subisce ne un vantaggio ne un costo da una diversa applicazione della tariffa.
Per questo invito i cittadini a non raccogliere l’inutile quanto rumoroso appello a fare istanza di rimborso e ad attendere che il Ministero dell’Economia consideri la vicenda per tutti i comuni italiani, per definire un orientamento univoco, all’esito del quale sarà l’amministrazione comunale a svolgere le operazioni di conguaglio e a mettere tutti i cittadini nelle condizioni di sapere e di ricevere l’eventuale comunicazione del conguaglio del tributo. Questione verrebbe discussa in modo trasparente dal Consiglio Comunale.
Chiudo ricordando alla consigliera Bisogno e al Movimento 5 stelle di Melfi che loro dovrebbero essere consapevoli dell’inesistenza di una volontà o di un interesse, atteso che anche loro hanno condiviso e votato le tariffe TARI del Comune di Melfi con la delibera n.5 del 06/02/2017, come è possibile constatare consultando l’accessibile sito internet del Comune.
Fu un voto consapevole e molto convinto dei 5 stelle, per la buona decisione che andavamo a prendere, atteso che a Melfi si paga la TARI più bassa della Basilicata, nonostante quanto da loro stessi denunciato”.