In una nota del Movimento 5 Stelle si denuncia il pericolo di crisi che sta riguardando il comparto agricolo venosino, soprattutto le zone di Messere e Notarchirico.
Il motivo principale sta nel mancato rinnovo dei contratti, scaduti il 31 Luglio, che non ha consentito la regolarizzazione di alcune posizioni.
“Con i contratti scaduti e i bando che tarda ad arrivare – si legge nel comunicato – cosa accadrà per gli agricoltori che conducono terreni comunali e che devono conferire il proprio prodotto ad esempio nella Cantina di Venosa?
In assenza dei nuovi contratti l’uva prodotta risulta infatti non tracciabile ed infatti non potrà essere conferita in cantina, ma neppure venduta o lavorata.
Insomma uva che dovrà essere semplicemente buttata via, con buona pace dei super esperti del comune di Venosa che dovevano risolvere il problema già 9 mesi fa.
Insomma, siamo alle solite. Ancora una volta le mancanze e le inadempienze dell’amministrazione comunale ricadono sui cittadini e sui lavoratori del nostro comune. Un film ormai già visto tante volte in questi ultimi 2 anni e mezzo.
Ma la problematica dei terreni di Messere e Notarchirico è molto più ampia e rappresenta la sintesi perfetta della politica messa in atto dagli amministratori venosini.
Oggi gli agricoltori sono il nuovo bancomat della Giunta Gammone, una giunta sanguisuga sempre alla ricerca di nuovo sangue, di nuove risorse perché non in grado di ridurre la spese pubblica.
Dopo aver spremuto i cittadini di Venosa come limoni, ecco adesso è scattato il piano B per spremere anche gli agricoltori. Una politica disastrosa che abbiamo il dovere di contrastare e di bloccare”.