All’indomani della pubblicazione sul BUR della Regione Basilicata della legge 20 Novembre 2017 n. 28 di “istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture e relativo ente di gestione”, il WWF esprime, attraverso un comunicato stampa:
“Da una parte la propria soddisfazione per la nascita della nuova area protetta che va a completare la rete di parchi e riserve prevista dalla legge regionale n. 28 del 1994, dall’altra però ritiene che il lungo e difficile parto, durato circa 20 anni, vada perfezionato al più presto.
La perimetrazione del Parco, infatti, nonostante le varie osservazione fatte nel tempo anche dal WWF, appare discontinua, a “macchia di leopardo”, com’è definita nella stessa relazione introduttiva della legge, e come tale non è in grado di garantire la continuità ecologica che un parco deve avere per poter efficacemente salvaguardare gli habitat e le specie in esso contenute”.
Il WWF chiede perciò:
“Che non si perda altro tempo nell’avviare la nuova area protetta e che il presidente della Giunta insedi, nei tempi previsti dalla legge, ovvero entro 60 giorni da oggi, la Comunità del parco, primo passo per poter avviare concretamente la gestione dell’area. Immediatamente dopo auspichiamo che i Comuni del Vulture possano includere nel perimetro dell’area protetta quei territori naturalisticamente interessanti oggi esclusi, in modo da dare continuità territoriale al Parco, secondo il meccanismo semplificato, previsto dalla stessa legge. Come WWF continueremo ad adoperarci sul territorio per il raggiungimento di questo imprescindibile obiettivo.
Solo così l’area potrà sperare di avere quei benefici, non solo in termini di conservazione della biodiversità ma anche in termini di promozione e di sviluppo, che un’area protetta efficacemente gestita può assicurare nel tempo al territorio del Vulture”.