Un operaio della Fca di Melfi ha scritto alla nostra Redazione a nome di tanti lavoratori stanchi di essere strumentalizzati dai politici che:
“Si presentano davanti ai cancelli della fabbrica in cui lavoriamo per farsi campagna elettorale sulla nostra pelle e sui nostri problemi, ma che in realtà non si interessano mai dei nostri problemi. Abbiamo letto su diversi giornali di ieri che la contestazione a Speranza, Folino e agli altri politici venuti a volantinare allo stabilimento il 24 Novembre sarebbe una bufala della rete. Noi siamo persone in carne ed ossa e non una bufala, siamo molti di più di quello che qualcuno vorrebbe far credere, e l’altro giorno abbiamo contestato la presenza di questi signori, ma ovviamente non sono solo loro il problema, non sopportiamo più di essere usati”.
I lavoratori hanno chiesto quindi la pubblicazione della loro lettera che noi vi mostriamo:
“Siamo un gruppo di lavoratrici e lavoratori della Fca di Melfi stanchi di assistere al teatrino che puntualmente i rappresentanti di ogni schieramento politico organizzano dentro e fuori la fabbrica in prossimità delle elezioni.
Siamo stufi di essere usati come comparse negli spot di questo o quell’altro parlamentare, che finge di essere vicino ai nostri problemi soltanto per accaparrarsi voti, per poi fregarsene delle questioni operaie un minuto dopo essere stato eletto.
È un’offesa continua vedere immagini e video, montati ad arte, che ci ritraggono mentre stringiamo mani ai vari esponenti politici, facciamo foto insieme a loro o balliamo felici. Noi non abbiamo nulla a che fare con una minoranza di aziendalisti che spesso svolgono lavoro impiegatizio e che si prestano a questa brutta pubblicità.
La stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori è molto arrabbiata per le condizioni di lavoro e di vita a cui è sottoposta da anni, non balla, non fa foto e non stringe mani a nessuno, men che meno a coloro che ci hanno resi schiavi con leggi vergognose fatte da parlamentari come Speranza.
Citiamo lui poiché è l’ultimo in ordine cronologico ad essersi presentato davanti i cancelli della Fca di Melfi ma lo stesso discorso vale per tutti i politici che in un modo o nell’altro hanno sostenuto le forze di governo degli ultimi 30 anni, governi sempre e soltanto schierati al fianco dei padroni e mai dei lavoratori.
Sappiamo riconoscere chi vuole strumentalizzare la classe operaia, non siamo marionette come qualcuno vorrebbe far credere. L’altro giorno davanti alla fabbrica di Melfi abbiamo espresso tutto il nostro dissenso verso Roberto Speranza e gli altri politici che erano venuti a farsi propaganda, certo non tutti si sono esposti pubblicamente ma ciò non significa che stiano dalla parte di questa classe politica, anzi.
La contestazione dell’altro giorno è un messaggio rivolto a tutti coloro che si accingono a organizzare passerelle mediatiche fuori e dentro i cancelli Fca, non accetteremo più alcuna strumentalizzazione, non permetteremo a nessuno di usare la classe operaia per interessi personali e di partito.
È ora di mettere un punto a questa vergognosa farsa, tuteleremo la nostra storia, i nostri interessi e la nostra dignità in ogni modo”.