Come vi avevamo annunciato il ballerino di Lavello, Vito Carretta, domani sera si esibirà a Milano al Teatro alla Scala in diretta su Rai 1.
Vito ha 27 anni ed è stato ammesso nel cast di attori dell’Opera Andrea Chénier di Umberto Giordano, in scena dal 7 Dicembre 2017 al 5 Gennaio 2018.
L’Opera aprirà la stagione teatrale con la prima di domani.
Si tratta infatti del più importante evento d’Opera al mondo.
La zia di Vito, la signora Concetta Carretta, ha scritto alla nostra redazione e oltre a raccontarci il percorso professionale di suo nipote ha anche lanciato un forte messaggio ai numerosi giovani che hanno questa stessa passione:
“Vito, originario di Lavello, ha coltivato sin da piccolo la sua grande passione per la danza, sino ad approdare alla “Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano”, appartenente alla “Fondazione Milano”, unica in Italia nell’offrire percorsi di formazione per tutte le principali figure professionali nel campo del teatro e dello spettacolo dal vivo.
In questa scuola, Vito ha seguito e completato con successo il corso di studi “TeatroDanza”, con l’ambizione di poter conquistare, un giorno, un palcoscenico importante.
Al di là dell’orgoglio di lucana, oltre che di zia di Vito, ciò che mi ha spinto a scrivere alla redazione del vostro giornale è il desiderio di dare un messaggio di speranza a tutti quei giovani che fanno fatica a credere che un sogno si possa avverare.
Sembrava irraggiungibile, ma Vito, con passione, impegno, dedizione, pur tra mille difficoltà, ci ha creduto, fino a che il suo sogno si è trasformato in una meravigliosa esperienza di vita!
Vito è un ragazzo semplice, nato in contesto semplice, ed oggi ha raggiunto ciò che ad una lettura disincantata sembrava difficile: essere in scena su quel palco, “Il Palco” del Teatro alla Scala di Milano.
Chi è Vito Carretta?
Nato in Basilicata nel 1990, Vito Carretta si forma a Lavello al Ballet Studio di Antonia Losacco.
Conclusi gli studi si trasferisce a Milano per perfezionarsi nel corso di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.
Studia con insegnanti e coreografi di fama internazionale tra i quali Luciana Melis, Davide Montagna, Ariella Vidach, Maria Consagra, Renata Margherita Molinari, Roberto Lun, Marinella Guatterini.
Gli anni di formazione gli permettono di entrare in contatto con coreografi esterni e di esibirsi in diversi teatri milanesi, va in scena in:
- “Siamo”, di Ariella Vidach presso il Piccolo studio Melato;
- “Requiem” della compagnia Gelabert&Azzopardi, coreografia inserita all’interno del Festival MilanOltre presso l’Elfo Puccini;
- “Vivo e Coscienza”, testo edito di Pier Paolo Pasolini creato per la danza e mai realizzato, coreografato da Luca Veggetti e presentato in prima internazionale al Mittelfest di Cividale del Friuli (UD) e all’Elfo Puccini di Milano;
- “Roma” di Enzo Cosimi;
- “Incantations” di Dominique Dupuy;
- “Other Myths” di Jonah Bokaer presso il CRT Teatro dell’Arte.
È ospite all’interno del Festival “Arabesque 2014” a Perm (Russia) con la coreografia “The cradle of life”.
Subito dopo il diploma, conseguito nel 2014:
- partecipa, in occasione dell’Expo, al progetto “Brand Milano” che ha lo scopo di animare le piazze della città;
- fa parte dello spettacolo teatrale “Storie di Q”, testo di Dario Fò e Franca Rame con la regia di Massimo Navone;
- va in scena con la coreografia “Combustioni” di Emanuela Tagliavia per l’inaugurazione del Teatro continuo Burri;
- “Prospero, l’isola dei suoni” – prima nazionale al Teatro Piccolo di Milano- con il Maestro Enrico Intra, coreografie di Davide Montagna e regia di Massimo Navone;
- entra a far parte del corpo di ballo di “Aida”, “Carmen”, “Il Canto dell’Amore Trionfante”, “La Traviata”, “Turandot” presso il Teatro Coccia di Novara, che gli permette di conoscere Carolyn Carlson e Simona Bucci;
- “La Bohème” presso il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Valli di Reggio Emilia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona;
- “Macbeth” presso il Teatro Sociale di Piacenza.
Attualmente è interprete della coreografia “Diade”, ideata e coreografata da Elena Boillat, già andata in scena tra Italia e Svizzera.
Nel fare un grande in bocca al lupo al nostro Vito, per la prima di domani sera, ci auguriamo che il messaggio rivolto da zia Concetta ai tanti giovani venga colto perché nella vita non bisogna mai smettere di sognare.
Di seguito alcune foto di Vito Carretta che lo ritraggono durante alcune delle sue passate esperienze artistiche.