“Forentum Ritrovato” è la mostra che inaugura la riapertura del Museo Civico Antiquarium della città di Lavello.
Una mostra che permette di apprezzare la complessità del divenire storico riportando alla luce beni che sono stati d’uso comune in passato e che oggi entrano nella sfera di quei beni culturali da difendere e salvaguardare per raccontare la storia di una comunità, di un territorio.
“Forentum Ritrovato” ricostruisce le vicende di una comunità nel suo complesso attraverso chiavi di lettura differenti: dal modificarsi del modo di costruire e abitare all’evoluzione dei riti e delle pratiche culturali, dalla differenziazione delle comunità per periodo alla definizione dei ruoli di genere, ai gusti e ai beni d’uso quotidiano.
La storia del Museo Civico Antiquarium della città di Lavello ha radici lontane: era il 1926 quando con Delibera del Consiglio Comunale venivano stanziate Lire 3.000 per la messa in funzione del Civico Museo Antiquarium. In linea con questo primo provvedimento nel 2014 viene approvato il nuovo Regolamento che segna di fatto la ripresa dei lavori per la messa in funzione del Museo Civico. Un progetto, dunque, che ha attraversato varie storie, è passato al vaglio di vari referenti, si è modificato nel tempo e si è rafforzato con l’intento di esprimere al meglio il genius loci che anima il territorio.
Con la riapertura, il Museo diventa luogo aperto alla cultura, espressione del legame identitario tra chi vive in un territorio e i segni visibili e tangibili della sua storia.
La mostra “Forentum Ritrovato”, che sarà ospitata nel Museo Civico Antiquarium fino al 31 Dicembre 2018, è il racconto del territorio che si fa esperienza, narrante e narrata. Un percorso fatto di immagini, in cui i reperti sono presentati nei loro contesti e secondo le loro funzioni, in un linguaggio moderno che permette a qualsiasi visitatore di coglierne il valore.
Si è raggiunto questo importante traguardo grazie al sostegno di Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e il Polo Museale della Basilicata e al coinvolgimento di chi ha scritto la storia archeologica del territorio, vale a dire Angelo Bottini, protagonista delle più importanti campagne di scavo a Lavello, di Ada Preite per la parte pre-protostorica, Maria Luisa Marchi per la parte relativa alla romanizzazione e di Maria Grazia Liseno e della Nostoi Srl, società di archeologia e cultura che da anni opera per rilanciare e conservare il patrimonio culturale locale.
Il Sindaco Sabino Altobello ha dichiarato:
“Dopo anni di chiusura dovuta a lavori di ripristino dei locali, di messa a punto degli impianti di sicurezza, di inventariazione e sistemazione in apposite teche di nuovi reperti archeologici, finalmente l’Amministrazione comunale è pronta ad aprire le porte di un luogo che rappresenta un importante simbolo per la nostra città.
I numerosi reperti recuperati da siti di scavo locali, di rilevanza straordinaria, andranno ad aggiungersi a quelli già esposti consentendo di ripercorrere, attraverso un itinerario cronologico, pagine di vita del nostro territorio e di riallacciare quei fili invisibili che tessono le trame della storia di Lavello e di un pezzo strategico del Mezzogiorno d’Italia.
Ma l’idea innovativa che il Governo Cittadino vuole concretizzare è di rendere questa Istituzione non più mero contenitore di oggetti, ma centro di produzione culturale con funzioni didattiche.
Un Museo come luogo “aperto”, un organismo vivo e vitale che permetta alla nostra comunità e a quanti lo visiteranno di fare un viaggio a ritroso con strumenti attuali e con una nuova consapevolezza.
Un tesoro, nel senso letterale del termine, da rilanciare e conservare per gli anni che verranno, con l’intento di permettere a tutti di riappropriarsi di questo importante patrimonio culturale che non è proprietà privata, ma bene comune“.
Alla cerimonia di apertura, che si terrà Sabato 16 Dicembre alle ore 16:00 presso il Palazzo di Città, interverranno:
- Sabino Altobello, Sindaco di Lavello
- Marcello Pittella, Presidente Regione Basilicata
- Ciro Fanelli, Vescovo diocesi Melfi-Rapolla-Venosa
- Maria Grazia Liseno, Curatrice della mostra “Forentum Ritrovato”
- Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto Mibact
- Francesco Canestrini, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata
- Marta Ragozzino, Polo Museale della Basilicata