La partita di Champions League Olympiacos-Juventus svoltasi il 6 Dicembre ad Atene ha registrato un episodio di violenza ai danni di un tifoso della Juve appartenente alla Juventus Club Venusia.
Il Club ha rilasciato una dichiarazione per spiegare nel dettaglio cosa è accaduto.
“Ci sentiamo in dovere di scrivere due parole riguardo a ciò che è accaduto ad Atene, prima di Olympiakos-Juventus, in risposta alle varie pagine da stadio e ai vari leoni da tastiera che hanno infangato il nostro nome e il nome della nostra città non sapendo realmente come sono andati i fatti e come la nostra pezza (striscione, ndr) ci è stata sottratta.
Premesso che non siamo un gruppo organizzato che va in trasferta con le spalle coperte da altre 20 persone ma siamo un club che riesce a mandare in trasferta, di volta in volta, una, due, tre persone a cui lasciamo in mano una piccola pezza con il nome del nostro paese, dopo averli avvertiti del suo valore e della pericolosità di portarla con sé.
Quella pezza ha girato gli stadi di tutta Europa, è già stata ad Atene nel 1983, è stata nel settore Z di Bruxelles il 29/05/1985, è stata a Tokyo, ecc. ed è sempre tornata a casa.
Nel caso di martedì ad Atene, la persona che portava la pezza era sola, ma aveva esperienza avendola già portata in giro per mezza Europa. Il ragazzo in questione, solo e con la pezza nello zaino, è stato attaccato alle spalle, mentre mangiava un panino, da 20 pseudoultras, appartenenti a un gruppo della curva dell’Olympiakos, che lo hanno picchiato a sangue col solo intento di derubarlo.
Gli hanno preso soldi, portafogli, telefono e lo zaino con lo striscione in questione. Ora noi sfidiamo qualsiasi uomo in primis e ultras dopo a considerare onorevole un attacco di venti persone verso un singolo e ancora di più mostrare il nostro striscione con fierezza come se fosse stato sottratto in maniera eroica.
Facile fare l’ultras con chi è solo, più difficile farlo con chi è compatto e organizzato. Chi ha la giusta mentalità sa e condanna il gesto dei greci. Loro avranno anche preso il nostro striscione e questo fa male ma la vigliaccheria e codardia con cui lo hanno fatto fa perdere di valore il fatto stesso.
20 contro 20 sarebbe stato un altro discorso e se fossero riusciti a sottrarcelo in questa situazione noi saremmo usciti da perdenti e loro da vincenti senza nient’altro da aggiungere, in queste condizioni però escono loro da perdenti e vigliacchi e insieme a loro chi esalta questo gesto che di ultras, a parer nostro, non ha niente e infanga la vera mentalità ultras.
Scriviamo solo oggi questo comunicato perché solo oggi siamo sicuri che la persona in questione sta bene”.