A Lavello è arrivato Pinuccio, il noto inviato di Striscia la Notizia (programma in onda ogni sera su Canale 5 a partire dalle ore 20:40) per occuparsi della situazione inerente alla pericolosità di una pala eolica troppo vicina alle abitazioni e che preoccupa i cittadini.
Nel servizio appena trasmesso, Pinuccio (con la sua solita ironia) ha precisato:
“Mi trovo a Lavello, in Basilicata, posto meraviglioso.
Qui abbiamo un’azienda agricola e una pala eolica proprio qui, vicino alla strada e ai cavi che portano 150000 volt di energia.
Diciamo che se la pala dovesse cadere (non ce lo auguriamo Sabino) e finisce sui cavi, qua succede un macello”.
Ricordiamo infatti che non molto tempo fa un’elica della pala (a pochi metri dalle abitazioni) si è spezzata ed è finita proprio vicino ai cavi dell’alta tensione.
Prosegue poi Pinuccio nel suo servizio:
“In altri comuni della Basilicata e del nord della Puglia, ci sono stati incidenti con delle pale eoliche.
Alcune si sono incendiate, altre si sono spezzate, una è addirittura finita nei cavi dell’energia.
Quello che si teme qui, tant’è vero che la società che gestisce i cavi ha detto:
“Se succede qualche cosa, la responsabilità è vostra””.
L’inviato si è spostato successivamente vicino ad un cartello del Comune di Lavello dove si precisano i dettagli per la realizzazione dell’impianto eolico ed ha aggiunto:
“Come si vede dal cartello l’inizio dei lavori è nel 2017, ma l’approvazione del progetto è nel 2014.
Dal 2014 al 2017 la legge regionale è cambiata, cioè ha allungato di 100 metri (ovvero da 200 a 300) la distanza dalle pale alle residenze.
Noi ci chiediamo, visto che i lavori sono cominciati nel 2017, perchè non sono stati rispettati i 300 metri e si è rimasti ai 200?”.
Pare che l’azienda abbia sostenuto che, avendo avuto la concessione prima di questa modifica, sia stato rispettato ciò che la legge imponeva al momento della concessione.
Afferma Pinuccio indicando le strutture nelle vicinanze:
“Queste sono aziende agricole dove però lavora molta gente. Un incidente potrebbe recare danni anche a persone oltre che a cose”.
L’inviato ha poi ascoltato il Sindaco di Lavello, Sabino Altobello il quale ha dichiarato:
“In realtà questi impianti, quelli cosiddetti a mini eolico, dovevano nascere come una forma di produzione energetica per autoconsumo.
E’ stato un trucco clamoroso”.
Conclude poi Pinuccio:
“Il giorno dopo che abbiamo realizzato il servizio, si sono rotte due pale e la situazione è diventata ancora più pericolosa, tant’è vero che il Sindaco ha intimato la messa in sicurezza alla società con la minaccia della rimozione degli impianti.
Ci auguriamo che la Regione Basilicata, così come in tutte quelle dove l’eolico sta spuntando un po’ così, faccia leggi precise dove l’azienda sa dove mettere la pala e il cittadino venga tutelato.
Si parla di eolico selvaggio proprio perchè mancano le regole”.
Voi avete visto il servizio? Cosa ne pensate?