Fare la differenza.
È con questo motto che il Rotary lancia la mission dell’anno rotariano 2017-2018. Una serie di attività, di intenti, di valori che da sempre contraddistinguono il Club e che parlano anche attraverso il linguaggio dell’alfabeto.
A come “Amicizia”, B come “Buona volontà”, F come “Fondazione Rotary”, così ufficialmente denominata nel 1928 con lo scopo di “fare del bene nel mondo”, per usare un’espressione di Arch Klumph, presidente del Rotary International nel 1917. Una delle più grandi battaglie del Rotary è stata l’eradicazione della polio e, nonostante la persistenza in alcuni Paesi come Afghanistan e Pakistan, il Club si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti.
Abbiamo intervistato il Presidente del Rotary Club di Melfi, Angelo Di Muro, insediatosi lo scorso 30 Giugno.
Presidente Di Muro, perché il Rotary “fa la differenza”?
“Perché aiuta a risolvere i problemi di una comunità. Ciascun Club si distingue per la sua particolare dedizione alle questioni sociali, mostrando particolare attenzione a ciò che accade nelle realtà locali in cui il Club si trova ad agire. Bisogna conoscere il territorio per saperlo interpretare e proporre soluzioni condivise che abbiano ricadute positive nel tempo”.
E il territorio del Vulture-Melfese come si presenta?
“Con tutta la sua straordinaria complessità. Abbiamo un potenziale storico, culturale, economico, industriale di tutto rispetto. Ma il potenziale non è sufficiente se non si investe con convinzione e soprattutto amore per la propria terra. Per questo al motto rotariano “Fa la differenza” noi di Melfi abbiamo aggiunto le parole: storia, cultura, ambiente, territorio. Sono concetti che ciascuno di noi può individuare con facilità nel proprio contesto. Ma bisogna fare di più”.
Per esempio?
“Il Rotary sta pensando ad una serie di iniziative di largo respiro, come incontri tematici su storia e cultura assieme a personalità locali e nazionali, escursioni per conoscere meglio il territorio, riflessioni su tematiche sociali di grande rilevanza. Penso ad esempio al progetto su devianza e microcriminalità giovanile che stiamo portando avanti assieme all’Istituto Comprensivo “Berardi-Nitti”. Tempo fa abbiamo condiviso con il Liceo “Federico II” di Melfi i valori della legalità.
Ancora, ci stiamo adoperando per fornire un aiuto concreto a tutte quelle realtà che per vari motivi necessitano di un supporto come la casa di riposo. E non dimentichiamo la questione ambientale: su questo punto, per esempio, ciascun rotariano pianterà un albero nel territorio comunale”.
Talvolta il Rotary Club ha dato la percezione di un club chiuso, elitario.
“È un’interpretazione sbagliata. Il Club vuole mettere insieme le “eccellenze”, vale a dire personalità che possono dare un contributo grazie alla loro sensibilità, cultura, professionalità. Non c’è nessun alto lignaggio, solo buona capacità di spendere le energie per fare del bene. E a proposito di eccellenze, il 2018 sarà un anno intenso in quanto premieremo alcune personalità con la massima onorificenza del Club, la “Paul Harris”.
Il Presidente Di Muro approfitta per augurare a tutti un sereno Natale e un felice Anno Nuovo.