A VENOSA FABBRICATI DEGRADATI! QUESTA LA DECISIONE DEL COMUNE

Il Comune di Venosa, in un avviso dello scorso 14 Dicembre, ha confermato l’approvazione della variante alla scheda di un progetto riguardante il Distretto S7, lungo Via G. Crudo, sulla base della delibera della Giunta Comunale risalente al 1 Dicembre 2017.

Nell’area in questione sono presenti due fabbricati dismessi e degradati e lo scopo del progetto è quello di ripristinare gli edifici e consentire ai proprietari il recupero delle superfici regolarmente esistenti e di un lotto di edilizia pubblica.

Questa la delibera, sottoscritta dall’architetto Rosa Cetrone, Assessore all’urbanistica, e dall’ingegnere Antonio Cacosso, Responsabile dell’Area Servizi Tecnici:

“Approvazione della variante alla scheda – progetto del distretto s7 del regolamento urbanistico

Redatta ai sensi della L.R. n. 36/97 come modificata con L.R. 03.12.2012 n. 25

L’assessore all’urbanistica e il responsabile dell’area servizi tecnici.

Vista la L. 17.08.1942, n. 1150;

Vista la L.R. 11.08.1999, n. 23 e s.m.i.;

RENDONO NOTO che con Deliberazione della Giunta Comunale n. 175 del 01.12.2017 è stata approvata la “Variante alla scheda – progetto del distretto S7 del Regolamento Urbanistico” ubicato in Via G. Crudo. La deliberazione è divenuta esecutiva il 01.12.2017 e rimarrà pubblicata per la consultazione, insieme agli elaborati del piano, nella Sezione Trasparenza del sito internet del Comune di Venosa all’indirizzo web www.comune.venosa.pz.it”.

Per quanto riguarda lo scopo dell’intervento e come lo stesso debba essere attuato secondo la legge, un altro comunicato spiega:

Descrizione dell’ambito ed obiettivi dell’intervento

Il distretto interessa un’area ubicata lungo Via G. Crudo, compresa tra edifici di edilizia pubblica e la Casa di Riposo S. Antonio; sull’area ricadono due vecchi corpi di fabbrica, quasi totalmente ad un solo livello, che versano in condizioni di degrado.

L’obiettivo dell’intervento è quello di eliminare la situazione di degrado consentendo ai proprietari di recuperare le superfici regolarmente esistenti e di recuperare un lotto de edilizia pubblica, nell’ambito di un contesto urbano adeguatamente dotato di aree riservate all’armatura urbana.

Norme di attuazione

  1. – I proprietari dei fabbricati e delle aree comprese nella delimitazione del distretto possono realizzare due nuovi corpi di fabbrica nei lotti riservati al edilizia privata, previa cessione gratuita dell’area destinata ad edilizia pubblica. Gli interventi da realizzare sul lotto C sono subordinati alla previa demolizione dei corpi esistenti in stato di degrado.
  2. – L’edificazione dei lotti per edilizia privata A e C deve rispettare i seguenti parametri:
  • La SUL complessiva spettante al lotto A non potrà superare la somma della SUL dei corpi da demolire più la AUL derivante dall’applicazione dell’indice 0,15 mq/mq sull’intera superficie del lotto stesso;
  • La SUL complessiva soettante il lotto C non potrà superare la somma della SUL dei corpi da demolire più la SUL derivante dall’applicazione dell’indice 0,15 mq/mq sull’intera suprficie del lotoo stesso;
  • L’altezza massima non potrà superare ml 9,50 su tutti i fronti;
  • La distanza minima da corpi antistanti non dovrà essere inferiore a ml 10,00;
  • Eventuali recinzioni in muratura del lotto riservato ad edilizia privata potranno avere un’altezza massima di ml 1,00;
  1. – L’edificazione nel lotto per l’edilizia pubblica B deve rispettare i seguenti parametri:
  • La SUL complessiva spettante al lotto Ba deriva dall’applicazione dell’indice 0,82 mq/mq sull’intera superficie del lotto per edilizia pubblica;
  • L’altezza massima non potrà superare ml. 9,50 su tutti i fronti;
  • La distanza dai confini non deve essere inferiore a ml. 5,00;
  • La distanza minima dai corpi antistanti non dovrà essere inferiore a ml. 10,00;
  • Obbligo di rispetto delle quantità di cui all’art.23 del Regolamento Attuativo;
  • Eventuali recinzioni in muratura del lotto riservato all’edilizia pubblica potranno avere un’altezza massima si ml 1,00.
  1. – I lotto -A- e -C- possono essere attuati per iniziativa dei privati aventi diritto tramite presentazione di un unico Planivolumetrico regolativo, che deve individuare i diritti e le SUL spettanti ai proprietari, nonché le superfici da cedere gratuitamente all’Amministrazione comunale.

A seguito dell’approvazione del Planivolumetrico da parte della Giunta Comunale, i proprietari acquisiscono il diritto a chiedere i permessi per gli interventi edilizi.

La cessione delle aree a destinazione pubblica deve essere formalizzata prima del rilascio dei Permessi per qualunque intervento privato.

L sagome di ingombro massimo riportate nella planimetria di progetto sono indicative; la linea di separazione tra i lotti può essere leggermente modificata ai fini di una migliore utilizzazione dell’area e dell’organizzazione degli accessi carrabili, ferma restando la superficie e la forma regolare del lotto per edilizia pubblica”.