Ricorderete il caos e le polemiche scoppiate pochi mesi fa sulla vicenda che ha colpito la giornalista lucana Francesca Barra.
La Barra accusò Domenico Leccese, un dipendente della Regione Basilicata, di aver scritto su Facebook post e commenti sulla vita privata della giornalista tirando in ballo anche i suoi figli.
Numerosi gli inviti della giornalista al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, affinchè fosse aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Leccese, e così è stato fatto.
Lo scorso 19 Dicembre l’ufficio risorse umane e organizzazione della Regione, dopo aver audito Leccese, ha archiviato il procedimento disciplinare a suo carico perchè non sono emersi “allo stato elementi sufficienti per proseguire nell’azione disciplinare”.
Risale al pomeriggio del 17 Luglio scorso il primo post di Leccese in cui c’era scritto:
“Francesca Barra sorpresa in atteggiamenti amorosi, tra i Sassi di Matera, con un noto attore: è amore estivo?”.
Leccese si è difeso ribadendo di aver scritto il post “in tono goliardico e senza alcun tipo di offesa o minaccia”.
Successivamente, nel mese di Ottobre, Francesca Barra denunciò la pubblicazione di un altro post “contenente gravi insulti e maledizioni anche contro i suoi figli”.
Leccese ha spiegato alla commissione di non aver mai pubblicato il post offensivo, anzi di aver manifestato solidarietà alla giornalista.
I contenuti offensivi del post, però, indussero il compagno di Barra, l’attore Claudio Santamaria, in cui criticava Leccese a chiedere per lui l’interdizione da qualsiasi social network, oltre ad un provvedimento disciplinare da parte della Regione Basilicata.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Francesca Barra per raccogliere il suo commento a caldo in merito a questa decisione:
“Il mio rapporto con la Regione Basilicata non sarà assolutamente inficiato da quanto accaduto.
Continuo a ritenere la Basilicata un territorio meraviglioso fatto di gente sincera, autentica che ha dei principi come li ho io.
Questa è la maggioranza.
La cosa pericolosa, invece, è che secondo alcune persone a cui è stato sottoposto il caso in Regione Basilicata, da oggi chiunque potrà scrivere che: tuo figlio non è tuo figlio, potrà scrivere che tu scopi nei Sassi, potrà scrivere informazioni sulla tua vita privata false, che coinvolgono dei bambini (dei minori) senza che questo abbia ripercussioni professionali nei confronti dell’autore.
Questo dovrebbe far paura a tutti, su questa cosa ci vorrebbe una vera e propria mobilitazione.
Inoltre lui ha scritto dei post in cui dice che avrebbe telefonato a Claudio per chiedergli scusa, e questo non è mai avvenuto.
Lui ha telefonato ma continuando a fare il sicuro di se senza chiedere scusa.
Le scuse non sono accettate.
Ha coinvolto dei bambini, ha coinvolto l’onore e la dignità della mia famiglia e con Domenico “Mimmo” Leccese ci vediamo in tribunale.
Se ci sarà un’archiviazione, perchè i tempi della giustizia italiana sono lunghi, sappiate che questo sarà un precedente per tutti voi.
Sappiate che da domani nessuno di voi potrà ritenersi al sicuro dalla diffamazione, dalla macchina del fango, dalle cattiverie e da quello che qualcuno osa definire “Gossip” sulla pelle dei miei bambini”.
Ci auguriamo di scrivere al più presto la parola fine a questa triste vicenda che coinvolge prima di tutto una madre e i suoi bambini.