Un’estate votata all’illegalità secondo la Guardia di Finanza: dall’1 Luglio scorso ad oggi 13 milioni di prodotti contraffatti sequestrati, con oltre 500 venditori abusivi scoperti.
Sono soprattutto gli artigiani e i commercianti i più esposti ad un fenomeno che in questi mesi diventa esponenziale nelle località turistiche del Metapontino, a Maratea e nei due capoluoghi, senza escludere alcun centro minore dove l’ambulantato abusivo è dilagante.
Dai venditori ambulanti si trova di tutto, dalle borse di griffe internazionali, a vestiti imitati, telefonini, orologi.
“Mediamente in un anno – commenta Rosa Gentile, vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno – sono sequestrati oltre 23 milioni di articoli di abbigliamento e accessori, calzature e occhiali, al ritmo di 2.600 articoli all’ora. Concorrenza sleale in un mercato in cui operano 63 mila imprese artigiane che danno lavoro a 189 mila addetti: una impresa artigiana manifatturiera su cinque (19,8%) potenzialmente danneggiata dalla contraffazione. L’11,3 per cento delle imprese lucane del comparto manufatturiero sono esposte ”a rischio contraffazione”.
Complessivamente quelle artigiane che subiscono maggiormente le conseguenze dell’illegalità di produzione e vendita in Basilicata sono 282 (194 in provincia di Potenza e 88 in quella di Matera”.
Pesante è anche il bilancio tracciato da Federmoda-Confcommercio: in Basilicata, il valore stimato della merce sequestrata tra il 2008-2014 è pari a 1,7-2,4 milioni di euro, per circa 250-320mila “capi” e oltre un migliaio di operazioni che hanno impegnato non solo la Gdf, tutti gli altri organi di Polizia compreso quella locale.
Federmoda ha diffuso Il vademecum sulla lotta alla contraffazione dal titolo “Compri falso ? Ma lo sai che…”, che si pone l’obiettivo di aiutare i consumatori nell’acquisto di prodotti sicuri e legali e di consigliare di acquistare nei negozi plurimarca di qualità di fiducia.
Si tratta di 10 consigli per evitare di cadere nella rete dei prodotti falsi. A partire dai rischi per la salute in quanto molti prodotti contengono agenti chimici e solventi cancerogeni; per arrivare alle sanzioni anche per chi acquista prodotti falsi con multe da 100 euro fino a 7000 euro. E poi, ci sono ragioni di civiltà, come la lotta alla concorrenza sleale, contro il lavoro minorile, la scarsa qualità dei prodotti contraffatti.