Sono davvero numerose le famiglie che fra pochi mesi si ritroveranno sul lastrico.
Si tratta dei 105 lavoratori della ex Mister Day, lo stabilimento situato nella zona industriale di Atella, che per oltre 20 anni sono stati il motore dell’azienda sorta alla fine degli anni Ottanta e chiusa il 12 Dicembre 2008.
Un dramma contraddistinto da una serie di disgrazie: il fallimento della Parmalat, l’offerta della Vicenzi che poi si è fatta da parte, il piano di reindustrializzazione con l’interessamento dell’Eco Sun Power e della Green Extension di Tito che si è concluso con un nulla di fatto.
I lavoratori hanno usufruito, in questi anni di illusioni, della cassa integrazione ordinaria, straordinaria e della mobilità.
C’è da dire che lo scorso mese di Luglio sono terminati i due anni di mobilità per i lavoratori che all’epoca dei fatti avevano meno di 50 anni, mentre a Luglio del 2018 terminerà anche per i lavoratori che avevano più di 50 anni d’età (per loro gli anni di mobilità erano 3).
Abbiamo raccolto la testimonianza di tre lavoratori della ex Mister Day che stanno vivendo una situazione drammatica perché non riescono più a vedere la luce in fondo al tunnel.
Nicola Latorraca ha 53 anni ed ha svolto per oltre 20 anni il ruolo di manutentore:
“Ad oggi noi siamo fuori dal mondo del lavoro.
Io sono uno, tra i pochi fortunati, riuscito a lavorare grazie ai contratti a termine.
Chiedo di poter tornare a lavorare, ho oltre 50 anni e poche possibilità di reintegro”.
Il 58enne Michele Chieppa che ha fatto l’operaio di linea per oltre 20 anni, ci ha raccontato:
“Attualmente sono in mobilità che finirà a Luglio 2018, quindi tra pochi mesi.
Sono delegato sindacale da oltre 8 anni ed ho seguito tutte le trattative.
Per quanto riguarda la mobilità, il gruppo che ha finito a Luglio scorso ora è senza ammortizzatori sociali. Per le prospettive future stiamo lavorando con la Regione Basilicata per trovare una soluzione.
L’assessore Cifarelli sta lavorando ad un progetto più ampio che non riguarda solo noi lavoratorei della ex Mister Day ma anche altri lavoratori lucani.
Ma per il prossimo incontro con i vertici regionali dovremo attendere ancora Giugno 2018.
Siamo disperati e per noi è importante che la soluzione prospettata da Cifarelli vada a buon fine.
Dei 105 lavoratori in questa situazione solo una 20ina hanno trovato un’occupazione a breve termine con il Jobs Act”.
Infine il 56enne Donato Bafundi, manutentore degli impianti alla ex Mister Day per oltre 20 anni, ci ha raccontato la sua disperazione:
“Il prossimo mese di Luglio termino i tre anni di mobilità.
Sono disperato perché mia moglie non lavora e anche i miei due figli sono disoccupati.
A differenza dei pochi fortunati io non sono riuscito a trovare un impiego.
Fra pochi mesi finiranno gli ammortizzatori sociali e io non so cosa fare”.
Davvero una vicenda triste per questi lavoratori che oggi, avendo oltre 50 anni d’età, sono tagliati fuori dal mondo del lavoro e se a Giugno la situazione resterà invariata si ritroveranno a fare i conti con un triste destino.
Di seguito le foto dei tre lavoratori disperati.