Ferdinando Uliano, Segretario nazionale della Federazione Italiana Metalmeccanici (FIM) aderente al sindacato Cisl, ha commentato le ultime dichiarazioni lasciate da Sergio Marchionne, sottolineando che un aumento degli investimenti su nuovi prodotti sarebbe da tenere in considerazione per sfruttare al meglio gli impianti Fiat sparsi in Italia e mantenere alta l’occupazione.
Queste le parole di Uliano:
“In Italia l’occupazione è già oltre 62.200 lavoratori con un incremento di 900 unità negli ultimi 4 anni.
Il nostro obiettivo è raggiungere la piena occupazione e azzerare l’uso degli ammortizzatori: siamo molto vicini.
Siamo passati da avere in cassa integrazione il 27 per cento della forza lavoro, bruciando 32 milioni di ore, ad avere circa il 5 per cento dei lavoratori in contratto di solidarietà.
Avendo firmato gli accordi che hanno salvato gli stabilimenti ed evitato oltre 25 mila licenziamenti, la Fim ha i titoli per chiedere a Marchionne di utilizzare gli ottimi risultati finanziari e l’enorme capitalizzazione per fare altri investimenti su nuovi prodotti per saturare gli impianti di Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Modena”.
Sul discorso che riguarda la linea Punto, in fase discendente, il Segretario regionale della Fim, Gerardo Evangelista, dichiara:
“Il 2018 è l’anno giusto per investire sul dopo Punto portando a Melfi quello che chiediamo da tempo: un modello con motorizzazione ibrida e dotato delle più avanzate tecnologie di guida per conquistare fette di mercato nuove e per continuare la sfida lanciata nel 2014 che ha portato a Melfi nuovi investimenti, nuovi prodotti, una diversa organizzazione del lavoro e soprattutto più occupati.
I presupposti ci sono tutti perché Melfi può vantare lavoratori competenti e professionali, impianti di nuova generazione e linee produttive flessibili in grado di produrre vetture diverse contemporaneamente.
Su questo continueremo ad incalzare l’azienda in attesa del prossimo piano industriale”.