MELFI: ANCHE QUESTA SCUOLA HA CELEBRATO I MILLE ANNI DELLE MURA CITTADINE. LE FOTO

Se un evento di portata storica come il millenario della fortificazione della città di Melfi passa anche attraverso l’istituzione scolastica allora si può dire che siamo sulla buona strada.

L’Istituto Superiore “Gasparrini” di Melfi, con il “Pranzo Bizantino” che si è tenuto ieri, ha infatti inserito un importante tassello nel grande mosaico della riscoperta della nostra storia, delle nostre radici, della nostra cultura.

E lo ha fatto non solo per se stessa ma coinvolgendo quante più realtà possibili: istituzioni civili, militari e religiose, associazioni, privati cittadini.

Una corale che ha voluto intonare all’unisono il canto della storia, la nostra storia, anche attraverso la buona cucina declinata secondo un’attenta ricostruzione di quella che era la tavola bizantina.

Il dirigente scolastico Michele Masciale, che ha fatto gli onori di casa, ha raccolto pienamente nel suo intervento il senso dell’iniziativa:

“Ci ritroviamo a tavola con i bizantini e tra una pietanza e l’altra gusteremo quant’è buona questa storia, perché se ne possa andare fieri. Oggi vogliamo che il viaggio lo si faccia a tavola, come se un lungo treno – di piatto in piatto – attraversasse la nostra città. La scuola – grazie alle ricerche enogastronomiche svolte dai docenti e dagli studenti – ci accompagnerà in questo itinerario. Ogni piatto diventerà un oblò da cui guardare scene della storia di Melfi. Ogni sapore, ogni profumo cattureranno i nostri sensi e ci faranno viaggiare nel tempo.

Ebbene, sulla torta di Melfi oggi ci sono mille candeline accese. E che cosa volete che siano mille anni? Sono solo mille. Il futuro è davanti a noi. Ma diceva bene Carlo Levi, che di Lucania se ne intendeva: ‘Il futuro ha un cuore antico‘. Nella nostra storia c’è – per così dire – il nostro codice genetico, che non è mai un bagaglio chiuso, che non viaggia mai da solo, bensì una catena di valori che congiunge anelli di diversa fattura”.

Tra una pietanza e l’altra, la musica soffusa e garbata di antica memoria medievale e le coreografie di danza eseguite dagli studenti del laboratorio emozionale hanno reso la giornata davvero inedita nonché sapientemente organizzata.

“La scuola – ha sottolineato il sindaco di Melfi Livio Valvano – è una fucina di conoscenza. Al “Gasparrini” poi va il merito di costruire una rete di sviluppo sul territorio e per il territorio che abbraccia formazione, cultura, comunità. Questa manifestazione è un’occasione per riscoprire e valorizzare i nostri gioielli”.

Sul millenario il sindaco ha inoltre aggiunto:

“A Febbraio saremo a Roma dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini che ci notificherà il decreto governativo che riconosce le celebrazioni di Melfi 2018 quale evento culturale di rilevanza nazionale. Lavoreremo tutti insieme per far sì che questo momento sia il volano della nostra comunità”.

Le tre direttrici sulle quali Melfi e la Basilicata devono insistere per un giusto riscatto sono: ambiente, turismo e agroalimentare. Non è un caso la presenza degli assessori regionali Pietrantuono e Braia, rispettivamente di ambiente e politiche agricole, e della senatrice lucana Antezza. Insieme hanno condiviso che:

“La Basilicata e l’Italia hanno nella cultura e nel cibo delle carte vincenti, dei punti di forza non ritrovabili altrove. Se un’operazione come quella di oggi tenuta dal “Gasparrini” diventerà un modello comportamentale da estendere a tutte le realtà locali, tutte le nostre potenzialità potranno trovare finalmente la loro giusta e meritata valorizzazione. Se a Milano è stata firmata la Carta che si impegna a garantire cibo per tutti, Matera, quale prossima Capitale europea della cultura, può rappresentare il nuovo centro dell’agroalimentare”.

Nei vari ringraziamenti che si sono susseguiti è emerso il grande impegno di tutto il personale scolastico, a partire dai docenti sino ad arrivare agli studenti: sono loro che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa.

Davanti a noi ci sono mille anni di storia melfitana da celebrare.

Di seguito le foto dell’evento.