COLDIRETTI BASILICATA PROTESTA CONTRO LA REGIONE: “DA ANNI ASPETTIAMO I PAGAMENTI”

Coldiretti Basilicata scende in strada per far sentire la sua voce.

A Potenza, dinanzi all’ufficio regionale UECA preposto alla gestione di alcune misure del Piano Sviluppo Rurale (PSR), i soci Coldiretti chiedono di recuperare l’enorme ritardo nella gestione dei premi comunitari (PAC e PSR). In gioco ci sono circa 8 milioni di euro che stanno mettendo in crisi 600 aziende di cui 300 prime insediate.

I Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 costituiscono strumenti fondamentali per lo sviluppo di un sistema agricolo e agroalimentare sostenibile e competitivo, sistema da sempre caldeggiato dalla Coldiretti.

Ci sono tuttavia una serie di rischi, quali l’instabilità dei mercati, le contraffazioni alimentari, l’accentuata volatilità dei prezzi, l’inquinamento ambientale, che costituiscono ulteriore instabilità per gli equilibri economico-sociali delle imprese agricole italiane.

Questo può compromettere la loro stessa capacità di stare sul mercato e quindi la possibilità di saper cogliere le tante opportunità connesse alle nuove domande che i cittadini-consumatori rivolgono all’agricoltura e alle aree rurali.

Bisogna guardare dunque alla produzione del cibo di qualità e del suo consumo, dai modelli di produzione alle forme di commercializzazione, tutti aspetti declinati nel PSR Basilicata e sostenuti da Coldiretti. È necessaria pertanto una nuova strategia produttiva, commerciale e organizzativa.

Secondo quanto dichiarato da Coldiretti:

“La Regione Basilicata ha lavorato verso l’ottimizzazione delle procedure e delle risorse, delegando UECA alla gestione burocratico-amministrative delle domande a premio relative al PSR Basilicata ed attivando, negli ultimi due anni, la maggior parte delle misure agro-climatico-ambientali (misura 10-11 e 13 del PSR Basilicata).

Rispetto alle attese purtroppo qualcosa non ha funzionato, tanto è vero che lo stesso Assessore Braia, in occasione del Tavolo Verde dello scorso 21 Dicembre a Matera, ha dovuto comunicare le difficoltà operative nella gestione delle correttive delle pratiche relative alle misure a superficie del PSR Basilicata, in particolare del biologico e, soprattutto, rimarcato le difficoltà a gestire gli esiti della sentenza 198/2015 nei confronti di AGEA.

Il risultato è quindi che circa 500 pratiche di biologico relative al 2016 non sono state pagate, altre 200 circa sono state pagate parzialmente per circa 4 milioni di euro. Di queste, circa la metà sono giovani primi insediati che non riescono ad affrontare l’anomalia legata alla gestione del “trasferimento del beneficiario” (ad esempio da padre in figlio).

Inoltre, sono circa 70 pratiche bloccate per la sentenza, passata in giudicato. Questa ha una dimensione ancora più allarmante in quanto gli agricoltori coinvolti non percepiscono il premio PAC da circa 4 anni e su di loro pende la “spada di Damocle” del recupero dei premi percepiti indebitamente nel corso dei 20 anni di vigenza del bando (ex set-aside), per circa 3 milioni di euro (solo per i soci Coldiretti).

Ancora, circa 1000 pratiche di indennità compensative relative al 2016 non sono state pagate o pagate parzialmente per circa 2 milioni di euro, circa 185 giovani primi insediati, pur in possesso del decreto, non hanno percepito l’acconto del premio, circa 40 mila euro ad azienda.

Numeri che testimoniano le perplessità sulle modalità operative degli uffici UECA proprio per la dimensione che la criticità sta assumendo. L’UECA, pur condividendo con i CAA, a Novembre, specifiche procedure, continua a non interagire con essi e quindi le problematiche relative alle domande, che il più delle volte potrebbero essere risolte con la concertazione delle parti interessate, sono invece destinate a incancrenirsi e a non trovare soluzione. L’UECA continua ad addebitare ritardi e blocchi, durante le festività ha pensato di inviare per PEC ai produttori e ai CAA lettere di correttive da definire entro 20 giorni continuativi (cioè il 31 Dicembre).

Ancora peggiore è il fatto che i CAA non conoscono le procedure per le correttive e non conoscono presso quali sedi (se Potenza o Matera ) procedere alle correttive”.

Coldiretti Basilicata chiede pertanto il pagamento dei premi comunitari PAC e PSR, soprattutto quelli relativi al biologico e all’agricoltura integrata, ed è pronta a dimostrazioni ad oltranza fin quando la situazione non verrà definitivamente risolta.

Di seguito le foto della manifestazione.