Molto spesso non è l’ingegno umano a rendere un territorio meraviglioso, ma la natura e i suoi sbalorditivi paesaggi, come quello delle affascinanti cascate di San Fele.
L’Associazione “U Uattënniérë” (così come vengono definite le cascate dal nome di un antico marchingegno) comunica una grande notizia in merito a questa bellezza naturale: le escursioni sono riprese e si prospetta un anno ricco di visite, in previsione dei lavori di rispristino di altre aree ancora inesplorate.
Questa la dichiarazione dell’Associazione:
“Sono riprese le escursioni alle cascate di San Fele in questo primo periodo del 2018.
Tante altre sono già in programma per le prossime settimane ed in particolare per le festività pasquali.
Nel solo anno 2017 non meno di 50.000 di turisti hanno visitato le cascate di San Fele che sono diventate uno dei luoghi più visitato della Basilicata.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro volontario dei soci dell’associazione U Uattënniérë, che ha reso possibile la valorizzazione del torrente Bradano e delle sue cascate e senza alcun spreco di risorse pubbliche.
Di particolare importanza è stato il contributo dato in ogni occasione dall’APT di Basilicata per la valorizzazione e promozione del luogo.
Auspichiamo che questo importante risultato raggiunto, inimmaginabile fino a qualche tempo fa, sia di stimolo ed interesse per tutti quanti hanno responsabilità istituzionali, ma anche per semplici cittadini ed associazioni per un richiamo ad un eccezionale e straordinario impegno nell’anno in corso per affrontare e risolvere le tante criticità presenti e dare alla comunità di San Fele e, soprattutto, ai tanti visitatori, l’accoglienza, i servizi e l’organizzazione che questo luogo richiede e determinare, in questo modo, condizioni di sviluppo e occupazione per il nostro territorio.
Migliaia di visitatori di tutte le età con famiglie al seguito hanno invaso il territorio di San Fele.
Molti di loro provenivano dalle regioni limitrofe (Puglia e Campania in testa), dal resto d’Italia e molti anche dall’estero, con evidenti benefici per le strutture ricettive locali.
Molto rimane ancora da fare, ma pensiamo che con l’intervento finanziario concesso ormai da Novembre 2012 dalla Regione Basilicata pari a 140.000 euro e che ad oggi è utilizzato per circa la metà (sono ancora a disposizione 73.000 euro), sarà possibile (speriamo in tempi brevi) rendere l’area più agibile, attraverso opere quali la sentieristica necessaria e le dovute opere di messa in sicurezza dei tracciati, oltre che l’acquisizione delle ulteriori aree private adiacenti al torrente Bradano San Fele.
Le cascate di San Fele:
Il torrente Bradano scorga dall’appennino Lucano, in località Matise di San Fele, in provincia di Potenza, per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto.
Attraversando il territorio del comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate di San Fele.
Le cascate prendono il nome “U Uattënniérë”, la trasposizione dialettale di ‘ Gualchiera’, macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate.
Sfruttando la forza dell’acqua, una grande ruota azionata trasmetteva il movimento ad un cilindro orizzontale nel quale erano inserite, verticalmente, le aste.
Queste terminavano con pesanti magli (o folloni) che, entrando e uscendo da una vasca (dove sul fondo venivano posti tessuti), servivano a gualcare la lana; le proprietà feltranti del panno venivano così rese più compatte e meno ruvide.
La Gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del secolo scorso.
La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi molini (oltre 20), i cui resti (così come quelli della Gualchiera) testimoniano l’ingegno e la dedizione al lavoro dei Sanfelesi.
Grazie all’impegno e al lavoro dei volontari dell’Associazione, costituita per valorizzare e promuovere il territorio di San Fele, oggi possiamo ammirare alcune delle cascate ‘U Uattënniérë e’, riportate alla vista e al loro antico ed affascinante splendore.
L’associazione continua il proprio impegno nel ripristino di ulteriori aree attraversate dal torrente.
A breve sarà possibile fruire di nuovi percorsi guidati ed ammirare altre cascate”.
Ottima scelta quella di valorizzare e preservare queste perle naturali e tentare di offrire a chiunque lo volesse un luogo per evadere dalla frenetica e problematica vita quotidiana.
Di seguito, le foto delle cascate