TARANTO IN BASILICATA? SARÀ UN REFERENDUM A DECIDERE

A quanto pare c’è una remota possibilità che Taranto diventi a tutti gli effetti terra lucana.

Ebbene sì, questa è l’idea che balena nella testa del comitato Taranto Futura e del suo Presedente Nicola Russo, già noto per aver promosso nel 2013 anche il referendum sulla chiusura dell’Ilva.

L’iniziativa è partita proprio su proposta di quest’ultimo che, insieme al sostegno del comitato promotore, ha presentato il referendum per l’aggregazione della provincia di Taranto alla Basilicata in occasione di un incontro tenutosi nel salone della giunta della Provincia.

Martino Tamburrano, presidente della provincia di Taranto, ha autorizzato, per il prossimo 10 Febbraio, la raccolta delle 15 mila firme necessarie per la presentazione del referendum consultivo, che rappresenta, dunque, solo un parere della popolazione e non è assolutamente vincolante per enti e amministratori.

Successivamente la proposta sarà vagliata dalla Corte di Cassazione e, se si andrà al voto, sarà necessario un quorum del 30 per cento degli elettori.

L’iter per una separazione vera e propria è molto più complicato, poiché prevede:

  • due referendum con ampia partecipazione (oltre la metà degli aventi diritto) a Taranto e in Basilicata;
  • un successivo passaggio parlamentare.

La proposta, tuttavia, non va a genio a tutti; alcuni paesi, come Manduria ad esempio, sono abbastanza contrariati, data le loro forte appartenenza alla tradizione salentina.

Il motivo della proposta: Taranto è trascurata dalla Regione.

Voi siete favorevoli o contrari?