Continua la proficua collaborazione tra il Centro di Salute Mentale Vulture-Melfese dell’A.S.P. e la sezione del Club Alpino Italiano (CAI) di Melfi per vivere l’ambiente naturale, specialmente quello montano, come una vera e propria terapia per le persone con problemi mentali, utenti del Servizio dell’azienda sanitaria locale.
Lo scorso 16 Febbraio si è svolta l’escursione alle “Grotticelle”, nella zona di Monticchio, alla ricerca dei luoghi dove si riproduce la farfalla Bramea: un percorso di 3,5 km di lunghezza, con un dislivello di circa 300 m, svolto in quasi due ore e mezza di cammino, in una soleggiata giornata di freddo inverno.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di una trentina di pazienti, tra quelli seguiti sul territorio e quelli ospitati nelle case-alloggio di Ripacandida, Maschito e Genzano, accompagnati da bravissimi operatori del Centro di Salute Mentale e guidati dai rappresentanti del CAI di Melfi.
Tutto il gruppo, dopo aver raggiunto la località “San Vito” di Monticchio Sgarroni, si è inoltrato nel bosco di querce, ligustri e frassini delle “Grotticelle”, habitat naturale dove, nel periodo di Marzo-Aprile, si riproduce la Bramea Europea, tra le farfalle notturne più belle e rare.
Proprio per questa sua eccezionalità, la sua tutela è essenziale e, a partire dal 1971, è stata istituita, alle falde del Monte Vulture, la “Riserva naturale di Grotticelle”, la prima area protetta realizzata in Europa per salvaguardare una farfalla.
Gli escursionisti, dopo il bosco, hanno visitato anche l’interessante Museo Naturalistico presso l’Abbazia di San Michele in Monticchio dove, utilizzando immagini, reperti e supporti informatici, si sono riprodotte le bellezze naturali precedentemente osservate.
La perfetta conclusione della giornata è stata nella condivisione di un pasto caldo, con la consapevolezza che tutti i partecipanti avessero vissuto con vivo interesse, coinvolgimento e serenità, l’immersione totale nell’ambiente naturale.
Ancora una volta gli operatori del Servizio, insieme alla competente guida dei rappresentanti del CAI di Melfi, hanno dimostrato grande livello professionale e sincera umanità nello svolgimento del loro lavoro.
L’iniziativa ha riconfermato la validità del protocollo di intesa tra ASP di Potenza e CAI di Melfi per l’attuazione del programma di uscite che punta sulla “montagna-terapia” come una delle più importanti cure per affrontare il disagio mentale.
E proprio per discutere di questo trattamento alternativo, sulla validità scientifica della suddetta “cura” e sull’ulteriore coinvolgimento del territorio, dei servizi socio-sanitari e dell’associazionismo, il CAI di Melfi ritiene che sarebbe utile e importante organizzare, prossimamente, un incontro pubblico che coinvolga non solo pazienti e operatori, ma anche famiglie e istituzioni.
Davvero un’iniziativa meravigliosa, che punta su un rispettoso rapporto uomo-natura per ristabilire una serenità interiore nelle persone che soffrono di disagi mentali.
Alcune foto dell’escursione.