Gianluca Rospi, Candidato del Movimento 5 Stelle per il Collegio Uninominale di Matera-Melfi è intervenuto sulla situazione che interessa la cementeria di Barile e Matera:
“A parità di produzione di cemento e clinker, la Regione Basilicata ha autorizzato la Cementeria di Matera, lo scorso Novembre, ad un incremento dell’attività di recupero di rifiuti non pericolosi in sostituzione del combustibile tradizionale.
La giunta regionale, lo scorso Novembre, ha rilasciato ‘il giudizio favorevole di compatibilità ambientale’ ed ha approvato il riesame e l’aggiornamento per modifica sostanziale dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) relativamente al Progetto per la costruzione di un capannone, interventi di riclassificazione e riorganizzazione dei flussi, ed ottimizzazione dell’uso di CSS e CSS-combustibile nella cementeria sita in località Costantinopoli nel Comune di Barile.
Un atto che determinerà seri problemi sanitari per il territorio, essendo noto il mix di rifiuti utilizzati per la combustione, ben diversi dalla matrice del gas metano.
In consiglio comunale a Matera il M5S avevano già chiesto lo stop dell’incenerimento dei rifiuti e un monitoraggio costante e certificato sulle emissioni dell’attività di Italcementi.
Sarà la Valutazione di impatto sanitario a stabilire quanto il cambio di combustibile possa portare a un peggioramento delle emissioni e dello stato di salute dei cittadini.
È proprio così difficile capire che lo studio delle ricadute sanitarie, per un apparato politico regionale e comunale che abbia realmente a cuore l’ambiente e la salute dei propri cittadini, debba essere fatto prima, e non dopo la concessione di qualsiasi cambio di combustibile?
Grazie all’epidemiologia moderna, i danni sulla salute possono essere previsti a priori e non solo a posteriori.
Consiglio quindi di effettuare uno studio epidemiologico dell’area di Matera e di Barile al fine di valutare il contributo delle cementerie, partendo dai dati rilevati ai camini negli ultimi anni.
Con questo strumento si avrebbe un dato oggettivo sui potenziali rischi per la salute dei cittadini.
Infine si propone, in ottica 4.0, di adottare una piattaforma on line di visualizzazione statistica e real time dei valori delle centrali di monitoraggio degli inquinanti oggetto di autorizzazione, con la possibilità di inviare segnalazioni di anomalia da parte dei cittadini”.