A partire da sabato scorso in Italia purtroppo hanno chiuso 43 negozi Trony per la dichiarazione di fallimento della società DPS (società che ha il maggior pacchetto di aziende commerciali a marchio Trony).
A rischio ci sono 500 posti di lavoro in tutta Italia.
A livello nazionale sembra che le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil chiederanno un primo incontro al curatore fallimentare e in modo parallelo proveranno ad avere un confronto con il Ministero allo Sviluppo economico per cercare di trovare soluzioni alternative al licenziamento dei dipendenti.
In base a quanto si è appreso la situazione della società DPS era in bilico da diversi mesi.
L’azienda aveva chiesto un concordato preventivo che però non è stato giudicato percorribile dal giudice fallimentare che lo ha rifiutato decretando il fallimento.
Ora l’auspicio è quello che venga individuato uno o più soggetti interessati a rilevare i 43 punti vendita e poi chiedere un incontro sia al Mise e sia al ministero del Lavoro perché ci sarà da gestire la cassa integrazione dei lavoratori.
Vista la situazione generale è stato coinvolto nella chiusura quindi anche il punto vendita Trony di Melfi (ubicato presso il Centro Commerciale Arcobaleno).
Proprio la Direzione dell’Arcobaleno, contattata direttamente dalla nostra Redazione, ha dichiarato:
“È una chiusura che dispiace, in quanto stiamo parlando di un gruppo che fino a 8 mesi fa aveva sempre dato prova di una forte solidità, radicata su tutto il territorio nazionale.
Nonostante il punto vendita di Melfi fosse, come performance, tra i migliori dell’intera rete di negozi la chiusura coinvolge purtroppo indistintamente tutti i punti vendita.
Siamo comunque già al lavoro per trovare una soluzione con Trony o, in alternativa, con un’altra catena che, ovviamente, sarà scelta tra le migliori del mercato.
Quest’anno inoltre festeggeremo il Decimo Anniversario dell’apertura del Centro Commerciale Arcobaleno (aperto nel lontano 2008) e ci impegneremo, come sempre, per risolvere quanto prima questa situazione legata alla temporanea assenza del negozio di elettronica”.