La Compagnia Carabinieri di Venosa continua a mantenere alta la soglia d’attenzione sulle criticità criminali del territorio, continuando ad ottenere positivi risultati in materia di ordine e sicurezza pubblica, anche in relazione ai reati di maggior allarme sociale.
I militari della dipendente Stazione Carabinieri di Lavello infatti, nella serata di ieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dalla Sezione Penale della Corte di Appello di Potenza nei confronti di un 31enne censurato di origini rumene ma da tempo abitante in Lavello.
L’uomo, già durante il mese di Luglio dell’anno scorso, era stato sorpreso dagli stessi militari in flagranza di reato mentre stava asportando, dall’interno di un’abitazione, diversi monili in oro ed oggetti di valore, che aveva già riposto in due grosse buste di plastica.
In tale occasione, lo stesso era stato tratto in arresto e poi tradotto ai domiciliari mentre la refurtiva, del valore complessivo di circa 500,00 euro, era stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario.
Nella serata di ieri, inoltre, il 31enne è stato nuovamente tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento cautelare scaturito da violazioni alle prescrizioni imposte dagli arresti domiciliari, a cui egli risultava sottoposto proprio in seguito agli accadimenti dello scorso Luglio, commesse dallo stesso durante il corrente mese ed accertate dai Carabinieri della locale Stazione di Lavello nel corso di mirati servizi di controllo del territorio.
L’arrestato pertanto, previa notifica del citato provvedimento restrittivo ed al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Melfi, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria del capoluogo lucano.
