LA VIA CRUCIS DI BARILE DA OLTRE 400 ANNI INCANTA ANCHE L’EUROPA! ECCO IL PROGRAMMA

Mancano pochi giorni all’attesissimo evento pasquale più antico del Vulture-Melfese.

È la Via Crucis di Barile annoverata tra le più belle e longeve d’Italia.

Lo scorso 6 Febbraio a Roma è stato firmato il protocollo della Rete dei Sindaci a sostegno della candidatura delle performance italiane della Settimana Santa.

Momento importantissimo perché con l’adesione a Europassione per l’Italia, Barile è stato il primo comune lucano ad aderire al progetto di promozione della Via Crucis locale a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Attualmente l’evento è organizzato dal Comitato della Sacra Rappresentazione Via Crucis di Barile, composto da tanti volontari.

Angela D’Andrea, presidente del Comitato ha raccontato alla nostra redazione la storia di quest’antica Via Crucis ricordando i i due momenti salienti che si terranno il Giovedì e Venerdì Santo.

Ecco il programma:

La serata del Giovedì Santo sarà caratterizzata da un momento molto profondo e particolarmente sentito dall’intera comunità con la processione della Madonna Addolorata trasportata all’interno delle 4 chiese di Barile.

La disperazione della Madonna alla ricerca di suo figlio è accompagnata da melodie dialettali che inducono al pianto e alla riflessione.

Il Venerdì Santo alle ore 14:30 la Via Crucis partirà dalla chiesa madre Santa Maria delle Grazie dopo una funzione liturgica.

Il corteo si snoderà per le vie principali del centro storico:

  • via Piave;
  • via Maina (rione Sciescio – prima caduta);
  • piazza XX Settembre;
  • largo Steccato;
  • poi si procederà salendo verso la parte alta del paese con sosta nella chiesa Santa Maria del Carmelo (Opera Padre Minozzi);
  • piazzale Angelo Bozza;
  • chiesa madre.

La Via Crucis durerà circa tre ore e sarà animata da 125 figuranti di tutte le età.

Numerosi sono i personaggi in costume che compongono il corteo, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie).

Personaggio caratteristico è la Zingara, ricoperta dei gioielli della gente di Barile, chiaro richiamo alle origini albanesi dei paese.

L’oro è il motivo ricorrente di tutta la manifestazione:

  • l’oro che copre le croci e gli abiti bianchi delle “tre Marie”, bimbe che simboleggiano purezza e innocenza, le braccia impastate della Veronica;
  • l’oro che intesse il vestito dell’Addolorata, identico a quello della statua che troneggia in ogni chiesa del Sud.

Tra i personaggi profani oltre alla zingara troviamo:

  • il Moro: personaggio voluto dalla tradizione di chiara rievocazione arberesche. Rappresenta il momento storico dell’invasione dei turchi in territorio albanese;
  • il Malco: uomo vestito di bianco avvolto in una lunga corda e pronto a fustigarsi per espiare le proprie colpe.

Tra le numerose figure cristiane presenti la più importante è rappresentata dalle tre versioni del Cristo, ciascuna delle quali richiama un momento particolare:

  • Cristo alla colonna;
  • Cristo con la canna;
  • Cristo portacroce.

Il corteo si chiuderà con la presenza delle statue del Cristo Morto e dell’Addolorata, precedute dal Sacerdote che invita i fedeli alla preghiera e alla meditazione dei misteri.

Anche quest’anno sono previste numerose presenze per assistere alla manifestazione più identitaria della comunità arbëreshë incentrata sulla rappresentazione della Passione di Cristo.

Una processione muta e profonda da vivere assolutamente con la pace nel cuore.

Una evento da non lasciarsi sfuggire.

Di seguito la locandina della Sacra Rappresentazione.