Vi avevamo già fatto un resoconto dell’assemblea sindacale, tenutasi presso l’IISS “G. Solimene” di Lavello, volta ad affrontare il tema del dimensionamento scolastico e delle varie problematiche denunciate dalla scuola derivanti proprio da questo particolare cambiamento.
Ad oggi, la questione è ancora aperta, anzi, alle proteste dei docenti e del personale Ata, si è aggiunta la mobilitazione degli studenti che ritengono fortemente sbagliato che il Solimene subisca un’azione di sottodimensionamento a partire dal 1 Settembre.
La protesta è imminente e partirà ufficialmente domani, 4 Aprile.
Alla luce di ciò, il Comune di Lavello ritiene essenziale e urgente un incontro di impronta risolutiva con l’Assessore Regionale alla Formazione ed Istruzione, Roberto Cifarelli.
Questa la comunicazione:
“La Giunta Comunale di Lavello, informata della imminente protesta degli studenti dell’Istituto “Solimene”, in ordine alla paventata privazione dell’autonomia scolastica dello stesso Istituto per l’anno 2018/2019, con la consequenziale perdita del dirigente titolare, chiede all’Assessore Regionale alla Formazione ed Istruzione, Roberto Cifarelli, un incontro urgente per affrontare la questione segnalata.
In modo particolare, la Giunta Municipale di Lavello riafferma con determinazione quanto sostenuto con forza, dal Sindaco e dagli altri rappresentanti istituzionali e scolastici, nei vari passaggi di confronto, con la Provincia e la Regione, che hanno preceduto l’approvazione del piano di dimensionamento.
La Giunta Municipale di Lavello ribadisce la necessità di strutturare nel proprio territorio un Istituto dimensionato in modo stabile ed evitare forme organizzative caratterizzate da precarietà e reggenze; così come riconferma la volontà dell’istituzione dell’indirizzo del liceo scientifico aggregato all’Istituto Solimene per contrastare un pendolarismo sproporzionato che riguarda circa 200 studenti e famiglie lavellesi.
Il Governo Locale ritiene indispensabile che la Regione convochi rapidamente un tavolo per affrontare la questione ed evitare che, in un periodo cruciale dell’anno scolastico, vi siano proteste che terranno lontani gli studenti dalla normale attività scolastica”.