Vi avevamo già parlato dell’esperimento venosino volto a ridurre la tassa sui rifiuti a tutti gli esercenti aderenti alla sperimentazione sulla reintroduzione del “vuoto a rendere” per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale.
A questo proposito, il Movimento 5 Stelle denuncia una nuova stangata su gran parte dei cittadini, costretti, infatti, a vedersi aumentare la TARI sulle utenze domestiche per i prossimi tre anni.
Questa la nota dei pentastellati:
“Lo avevamo annunciato all’inizio della consiliatura, che avremmo approvato ogni proposta volta a beneficio dei cittadini.
Ecco perché, nel consiglio comunale del 30 Marzo, abbiamo partecipato alla discussione sulle agevolazioni relative alla TARI: una tassa, quella sui rifiuti, che nel corso di questi quattro anni ha conosciuto solo aumenti, dato il mancato impegno della Giunta Gammone ad un passaggio concreto verso la raccolta differenziata.
Gli emendamenti sono stati approvati (riduzioni TARI e COSAP e il cd. ‘vuoto a rendere’), dopo un’ampia e condivisa discussione che si è svolta direttamente in consiglio comunale ancora una volta per la ostinata volontà della maggioranza di non permettere un proficuo funzionamento delle commissioni consiliari.
Così nel dibattito sviluppatosi in consiglio, anche a seguito degli emendamenti presentati dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, attenzione particolare è stata data agli esercenti del centro storico che, negli ultimi mesi, hanno sofferto maggiori disagi dovuti ai lavori (infiniti) di piazza Orazio.
Ma, nonostante piccoli passi avanti nella giusta direzione, l’impianto generale resta fortemente penalizzante per i cittadini e per questo, non potendo condividere la programmazione del piano tariffario dei rifiuti che prevede nuovi aumenti delle utenze domestiche, abbiamo espresso il nostro voto contrario.
Il sindaco e i suoi assessori oggi, allo scadere quasi del loro mandato, fanno pagare ai cittadini la totale assenza di una seria programmazione che avrebbe dovuto portare solo vantaggi alla comunità: le continue proroghe a SEARI, una discarica commissariata, un tentativo fallimentare di passare ad un nuovo gestore (ASTEA), di cui ci si fidava solo perché ‘amico di partito’; insomma, un vero disastro annunciato, che i venosini sono costretti a pagare con i propri soldi.
Nonostante i proclami del primo cittadino, i dati restano incontrovertibili e i cittadini di Venosa vedranno ancora una volta un aumento della tassazione.
Ancora una volta dobbiamo prepararci a pagare di più, non solo per il 2018, ma anche per il 2019 e il 2020″.