Un 7 Aprile da ricordare nella cittadina oraziana.
Vi abbiamo già parlato dell’intitolazione dell’aula-redazione del giornalino scolastico della scuola primaria facente parte dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” a Peppino Orlando, una delle persone più stimate della cittadina oraziana, per il suo impegno, quotidiano e sincero, nella divulgazione di notizie giornalistiche.
diversi sono stati gli ospiti della manifestazione e, con essi, anche gli interventi di encomio.
Primo fra tutti, quello della D.S. Aurelio Bavuso, che ha ringraziato i presenti e ha affermato:
“Saluto con affetto Nicla ed Ines della famiglia Orlando.
Il progetto del giornalino scolastico Scuola in Rete nei suoi tre anni di nascita, grazie all’ideatore Peppino Orloando, ha già ottenuto tre premi nazionali l’ultimo quello di pochi giorni fa a Cesena.
Peppino era una persona cordiale con tutti, semplice e da quando ci ha lasciati, avvertiamo un senso di vuoto.
Mi auguro che il Comune sostenga questo nostro giornalino con un patrocinio gratuito”
Hanno proseguito le insegnanti Katia Pizzolorusso e Gisonna, ringraziando Peppino per l’apporto dato alla scuola:
“Ci spronava nello scrivere qualsiasi evento della scuola, il giornalino per la scuola ha una forte valenza educativa e formativa, oltre che didattica.
Uno strumento fortemente inclusivo con la collaborazione col Filo di Arianna”.
Alcuni alunni hanno illustrato le loro esperienze giornalistiche ed è intervenuta anche la nipotina di Peppino, Maria Pia.
La dott.ssa Giusy Conte, direttrice del “Filo di Arianna”, in collaborazione con la collega Psicologa Psicoterapeuta, Enza Elefante, ha fatto vedere un video sui ragazzi del centro socio-educativo della struttura, dove Peppino era sempre presente, ad ogni evento, ed ha poi evidenziato l’impegno del giornalista per i più indifesi:
“Era un collante tra la scuola e la nostra struttura, una collaborazione durata 23 anni.
Riusciva a cogliere le potenzialità migliori dei nostri ragazzi, quanto fatto da lui non andrà disperso”.
Oreste Lopomo, caporedattore della sede Rai di Basilicata, ha detto:
“Peppino era la voce di Venosa. Era un educatore alla corretta informazione.
Ricordo il suo sorriso e la sua caparbietà nel credere nella bellezza della cultura”.
Domenico Sammartino, presidente dell’O.D.G. Basilicata, ha aggiunto:
“Peppino ha saputo vivere ed esprimere la sua attività giornalistica.
Il modo migliore e più concreto per ricordare Peppino è questo lavoro fatto dalla scuola e dal Filo di Arianna.
Le persone fino a quando sono ricordate, vuol dire che hanno fatto del bene”.
Donato Pace ha parlato del collega come:
“Un grande depositario di notizie della sua città.
Il suo grande pregio è stato quello di saper scrivere in italiano”.
Giovanni Rosa commosso ha dichiarato:
“Peppino non solo era una persona cara, ma un signore.
Mi ha insegnato una cosa: la narrazione del territorio non passa solo dagli scoop, ma anche da notizie di strutture rieducative come ‘Il Filo di Arianna’.
Con i suoi articoli sui più deboli, lasciava spazio a tutti, anche all’ultimo.
Era passionale, anteponeva alle notizie, la passione dello scrivere.
Questi bambini presenti oggi sono il frutto dei suoi articoli”.
A portare il suo contributo, anche Marilù Sinisi, presidente del consiglio di istituto della scuola:
“Era un papà, non solo una persona perbene.
Era una fonte inesaurbile.
Da un anno, mi sifugge una parte di Venosa”
A queste parole, si sono riallacciate quelle del Consigliere regionale, Franco Mollica:
“Le foto di Peppino spiegavano ciò che accadeva a Venosa.
Peppino educava alla lettura portando i giornali in classe.
Anche questo progetto scuola in rete può avere un supporto dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale”
L’altro Consigliere regionale presente, Gianni Leggieri, ha ricordato:
“Peppino era l’amico di tutti, ci ha insegnato tanto.
Ho apprezzato il suo garbo.
Mi diceva sempre di non parlare male di nessuno, e mi ricordava che il mondo è sempre più bello con un sorriso”.
I ringraziamenti più toccanti, sono stati quelli giunti dalla moglie Nicla, attraverso un pensiero su Peppino letto da Sonia Mollica:
“Mi piacerebbe rivedere Peppe, ricordando la canzone di Battisti ‘Ancora tu’.
Lo sai che non è facile dirti addio.
Tu sarai il mio Angelo Custode.
In passato ti ho accusato di avermi lasciata sola. Ma siamo stati insieme per 44 anni.
Continuiamo ad andare diritti per la nostra strada, anche se è diversificata.
Sei stato un uomo realista e concreto.
Non sentirti in colpa se hai modificato la nostra vita. Abbiamo detto reciprocamente addio alla nostra vita.
Questo strazio deve finire, ti prometto che andremo avanti, il punto dove partire saranno i nostri figli”.
Anche la figlia Ines è intervenuta, ringraziando tutti i presenti per la partecipazione e ricordando il caro papà Peppino.
Questa, invece, è la dichiarazione che il Sindaco Gammone ha rilasciato alla nostra redazione:
“Ricordiamo con profondo rispetto e affetto Giuseppe Orlando, importante giornalista del territorio, sempre molto obiettivo e sincero.
Tutta l’Amministrazione odierna, ma anche futura, si impegnerà affinché venga intitolata a suo nome magari una Piazza, oppure una strada.
Lo scopo è quello di dare ancora più risalto a una figura professionale e umana davvero stimata da tutta la cittadinanza”.
Uno dei momenti più belli, si è creato quando è stato scoperto il murale dedicato a Peppino, i cui autori, il prof. Rosa Tommaso, docente del comprensivo, e l’ex alunno Antonio Teora, hanno voluto rappresentare il legame che Peppino ha avuto sempre per la sua città attraverso le seguenti immagini:
- il leone, simbolo della fortezza di Venosa.;
- la bambina con la macchina fotografica, simbolo della continuità di quanto realizzava Peppino;
- i fogli di giornale, che vogliono raffigurare la libertà professionale e deontologica del lavoro di giornalista.
Complimenti per l’importante iniziativa che, attraverso la figura del caro Peppino Orlando, è riuscita a celebrare anche l’attività giornalistica e la sua valenza all’interna della società.
Di seguito, le foto dell’evento.