In Basilicata è in atto un piano regionale per combattere la povertà.
In ragione di ciò, è stata istituita questa mattina, nella sala Inguscio della Regione, con la sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa, la “Rete regionale di protezione ed inclusione sociale” che dovrà elaborare il “Piano per gli Interventi e i Servizi sociali di Contrasto alla Povertà 2018-2020”.
La rete regionale, organismo definito dal D. Lgs. 147/2017 “Legge sulla Povertà” che ha previsto, tra le altre cose, il Rei (Reddito di Inclusione Sociale), è costituita da:
- i Dipartimenti Politiche della persona e Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata;
- i Comuni capofila degli ambiti territoriali e dai relativi servizi sociali;
- l’Inps;
- l’Ufficio statistico regionale;
- l’Anci;
- la Lab che coordina i Centri per l’impiego.
L’assessore alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, ha detto a riguardo:
“A valle della costituzione del tavolo nazionale sulla povertà, formalizzato lo scorso Dicembre a Napoli, procediamo all’istituzione di quello regionale per avviare la definizione del ‘Piano contro la povertà, tenendo presenti una serie di indicatori dei livelli minimi di servizi da garantire, sia dal punto di vista dell’accesso da parte dei beneficiari, delle prestazioni offerte, con riguardo anche alle politiche attive del lavoro, e sia dal punto di vista del sostegno al reddito.
Il prossimo passo, adesso, dopo l’approvazione in Giunta della Rete, è l’individuazione del partenariato sociale che dovrà confrontarsi con noi per mettere a sistema tutte le politiche e gli interventi in campo sociale, renderli meno disomogenei e dunque più rispondenti all’obiettivo della legge.
Obiettivo che si concretizza nel contrastare povertà ed esclusione, in un momento complicato per il Paese e per la Basilicata, nel quale molte persone necessitano di sostegno al reddito e di politiche di supporto”.
L’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, ha aggiunto:
“Il contrasto alla povertà è una priorità di cui la Regione Basilicata si sta facendo carico, sia con il reddito minimo di inserimento, sia con altre misure mirate come, ad esempio, l’avviso per i percorsi di accompagnamento a persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.
Occorre, adesso, potenziare al massimo le sinergie.
La rete ci offre una grande occasione per incrementare l’efficacia delle nostre azioni in campo sociale, anche al di là del contrasto alla povertà.
Per tale ragione accelereremo la tempistica, procedendo speditamente all’approvazione del regolamento di funzionamento per poi passare alle riunioni operative, con il coinvolgimento delle forze sociali”.
Le legge nazionale (D. Lgs 147/17), oltre al Rei prevede il sostegno economico accompagnato da un progetto personalizzato, il piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, integra il Fondo Povertà assegnando 297 milioni di euro per il 2018 (272 milioni per attuazione livelli essenziali Rei, 20 milioni per interventi in favore di persone in povertà assoluta e 5 milioni di interventi per neomaggiorenni in uscita da un percorso di presa in carico), 347 milioni di euro per il 2019 e 470 ilioni di euro a decorrere dal 2020.
Compito del Piano regionale, alla cui elaborazione la Rete si dedicherà da subito, è quello di disciplinare le modalità con cui i servizi si organizzano e le forme di collaborazione tra gli stessi, partendo da due condizioni: l’omogeneità degli ambiti territoriali di programmazione ed il coinvolgimento del terzo settore.
Il presidente dell’Anci, Salvatore Adduce, ha sottolineato:
“Finalmente l’azione sociale regionale si sviluppa in maniera coordinata, valorizzando il ruolo dei comuni che possono attuare efficacemente le diverse azioni da realizzare”.