Dopo il grande successo che le cascate di San Fele hanno raggiunto nel mese di Agosto con migliaia di visitatori si pensa ora ad un rilancio massiccio dell’intera area che possa attirare investimenti, turismo e valorizzare una delle perle della Basilicata.
A dichiarare i progetti in cantiere che si vorrebbero realizzare è lo stesso presidente dell’Associazione per la valorizzazione delle Cascate di San Fele “U uattenniére” Michele Sperduto:
“Occorre innanzitutto intervenire con urgenza per eliminare le tante criticità che ancora insistono, quali il completamento della sentieristica per assicurare sempre e meglio la sicurezza e fruibilità del luogo, ma soprattutto per consentire l’accesso alle tante cascate oggi non fruibili che necessitano di interventi ed opere importanti.
Così come è importante predisporre progetti per la ristrutturazione dei tanti ruderi presenti lungo il torrente, quali la Gualchiera e i numerosi mulini, per dare al visitatore il senso del luogo con la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni.
Importanza riveste l’individuazione di aree da adibire a parcheggi nelle vicinanze del centro storico. In questo modo si consentirebbe agli stessi visitatori di sostare (custoditi con pagamento mediante totem self service) proprio nel centro urbano, prima di raggiungere le cascate seguendo il percorso U Vurton e di poter agevolmente transitare nel centro abitato per la visita ai luoghi storici, religiosi, architettonici e culturali che il paese offre, realizzando al più presto nelle vicinanze di Corso Umberto I, un centro di accoglienza ed informazione per i turisti.
Così come bisogna intervenire per la sistemazione della rete stradale che porta alle cascate con la realizzazione di un adeguato marciapiede e perché no di una pista ciclabile da e verso le cascate, seguendo la strada che porta alla fontana Acquafredda, essendo questo luogo diventato molto frequentato dai turisti e non solo, come le passeggiate da parte dei cittadini di San Fele, così come non è più rinviabile la realizzazione di un’area di sosta dei camper, ormai numerosi.
Bisogna pensare a un nuovo piano commerciale inclusivo dell’area lungo la strada che da Corso Umberto I porta alla fontana Acquafredda, capace di individuare le attività economiche funzionali a soddisfare le richieste-esigenze dei visitatori, quali la vendita di gadget-souvenir pubblicitari delle cascate e del paese, oltre che di prodotti tipici del luogo.
Infine, si dovrebbe ragionare su una seria ipotesi di gestione dell’area delle cascate, prevedendo anche un eventuale costo di ingresso al Parco delle Cascate (così come per i parcheggi), ed utilizzare tali risorse per una costante manutenzione, pulizia e cura dell’area con evidente possibilità di impegnare personale nello svolgimento di tale attività”.