Questa mattina si sono concluse le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Venosa.
Nei giorni scorsi vi avevamo parlato della rapina a mano armata avvenuta all’interno Banca Popolare di Bari filiale di Lavello (PZ) lo scorso 18 Maggio, ebbene oggi c’è stata una svolta nellel indagini.
Con l’ausilio di personale della Compagnia di Cerignola (FG) e della Squadrone Cacciatori Eliportato Sardegna, è stata data esecuzione a due misure cautelari personali.
Le indagini, che hanno permesso di individuare due indagati cerignolani ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso, sono state svolte anche mediante classiche attività di osservazione, pedinamento e controllo, nonchè accertamenti sui conti degli stessi e dei loro prossimi congiunti.
In particolare le attività investigative, iniziate immediatamente dopo la grave rapina a mano armata perpetrata il 18 Maggio scorso presso la Banca Popolare di Bari filiale di Lavello (PZ) ed il conseguente arresto in flagranza di reato del 25enne censurato cerignolano, Strafile Francesco, hanno poi consentito di giungere all’identificazione del secondo complice, il 39nne pregiudicato foggiano Strafile Luciano (zio dell’arrestato).
Quest’uitimo, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Foggia, era in permesso-premio nel giorno in cui è avvenuta la rapina.
A seguito dell’intervento dei Carabinieri, subito dopo i fatti, l’uomo si era dato alla fuga con la refurtiva, rendendosi irreperibile, omettendo anche di rientrare in carcere al termine del permesso concesso.
In particolare, grazie alle accurate indagini svolte dai Carabinieri di Venosa, il predetto è stato localizzato ed individuato nel rifugio dove stava trascorrendo la sua latitanza, vale a dire in uno stabile in disuso di proprietà comunale sito nel centro di Cerignola (FG).
Di seguito è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia, a disposizione dell’ Autorita Giudiziaria.