Lo stabilimento FCA di San Nicola di Melfi è pronto allo sciopero.
A dichiararlo, l’USB (Unione Sindacale di Base) interna che, con un comunicato, oltre a riferire le modalità e gli orari della protesta, sottolinea soprattutto il perché.
Per Soumaila Sacko, un ragazzo 30enne del Mali, ucciso nel Vibonese da una fucilata.
Sacko era un lavoratore e sindacalista USB ed è proprio in suo nome che verrà effettuato lo sciopero.
Questa la nota del sindacato:
“Hanno assassinato un lavoratore!!! Sciopero!!!
Hanno ammazzato un migrante maliano che lavorava nelle campagne calabresi come bracciante, e ne hanno feriti altri due.
Il migrante assassinato era un delegato Usb che insieme ad altri due braccianti, dopo una giornata di lavoro nei campi, stavano raccogliendo pezzi di lamiera per costruire alloggi di fortuna in cui passare le notti, lamiere raccolte in un luogo abbandonato da anni.
Sacko è stato ammazzato da un cecchino appostato a molti metri di distanza, colpito alla testa.
Questo gravissimo accadimento mette in evidenza la drammatica condizione di vita in cui versano tantissimi lavoratori durante la stagione della raccolta.
Lavoratori che come noi si svegliano all’alba per andare a spaccarsi la schiena nelle campagne italiane, lavoratori che come noi fanno girare l’economia italiana, che come noi contribuiscono alla ricchezza di pochi e che come noi vedono cancellati quotidianamente i loro diritti, ma a differenza nostra a questi nostri colleghi viene negato addirittura il diritto all’abitazione.
Non c’è alibi a tutto questo, non c’è alibi a questo assassinio, questa volta nessuno può strumentalmente dire che erano migranti nulla facenti (alimentando quindi il sentimento razzista che fa comodo esclusivamente a chi trae profitto dalla guerra fra poveri, fregandosene della condizione sociale in cui viviamo tutti, indipendentemente dal colore della pelle), erano lavoratori a cui era negato tutto, un tetto, una doccia a fine giornata, era negato un contratto di lavoro dignitoso, e ora è stato negato anche il diritto alla vita.
La vittima era un lavoratore e un militante sindacale Usb, che aveva trovato il coraggio di ribellarsi in una realtà, quella dei braccianti, nota da tutti come modello di schiavitù più unico che raro, e ha pagato il suo impegno, la sua lotta, con la vita.
Noi non dobbiamo accettare tutto questo, dobbiamo ribellarci e combattere il razzismo che attacca tutti noi lavoratori italiani e stranieri.
Per tutte queste ragioni il coordinamento nazionale Usb in Fca e Cnhi proclama in tutti gli stabilimenti Fca italiani in cui siamo presenti un ora di sciopero a fine turno.
Alla Fca di Melfi lo sciopero sarà così articolato:
- 1° turno del 7 Giugno, dalle 12.30 alle 13.30;
- 2° turno del 7 Giugno, dalle 20.30 alle 21.30;
- 3° turno del 7 sull’8 Giugno, dalle 04.30 alle 05.30;
- 3° turno dell’8 sul 9 Giugno, dalle 04.30 alle 05.30″.