I dipendenti Regionali della ex Comunità Montana del Vulture, assegnati al consorzio di Bonifica di Basilicata, esprimono la volontà di non aderire alla messa in disponibilità presso dell’ente.
Le problematiche alla base di questa decisione sono così illustrate:
“Nella fase precedente alla consegna delle direttive da parte del Consorzio ai singoli Responsabili di sub-area, concretizzatasi in un incontro tenutosi a Matera in data 21/8/2018, già il Responsabile di questo Ufficio faceva notare per le vie brevi, ad uno dei Rappresentanti apicali del Consorzio e successivamente con propria nota del 20/8/2018 prot.1478, che sarebbe stato più giusto informare preventivamente i dipendenti regionali interessati in merito all’organigramma ed al ruolo da assegnare ad ognuno, anche in virtù delle funzioni ricoperte all’interno dell’Ente di appartenenza.
Tanto per evitare che le persone interessate, nel rispetto delle prerogative concesse dalla legislazione vigente, decidessero poi di non aderire alla composizione dei gruppi di lavoro.
Tutto ciò non è stato tenuto in debita considerazione, tanto che nella data del 21/8/2018 sono state impartite, ai Responsabili di sub-area presenti all’incontro, le mansioni assegnate.
Dalla lettura di tale Disposizione di Servizio del 21/8/2018, a cura del Consorzio, si rilevano una serie di ragioni, di cui certamente codesto Dipartimento non è stato reso edotto, che sono alla base del comportamento assunto dai dipendenti di questo Ente e che hanno comportato la formulazione dei dinieghi in parola.
Di dette ragioni, per forza di cose, codesti Uffici devono averne contezza in quanto da esse si rileva l’atteggiamento arrogante del Consorzio e perché, a ragion veduta ed a parere degli scriventi, lo stesso deve tutelare lo status giuridico e la dignità professionale dei propri dipendenti”.
La nota prosegue:
“Il Consorzio di Bonifica si è dato un Organigramma che vede la costituzione di tre macro-aree per tutto il territorio regionale.
La nostra ex Area Programma Vulture Alto Bradano ricade nella macro-area Potenza 1.
Tutte le opere di forestazione ricadenti all’interno dei confini comunali facenti parte di detta macro-area e per un numero di comuni di cui non è dato sapere, hanno visto il proprio inizio lavori in data 1/6/2018.
Tutte le funzioni di Progettazione, di Responsabile Tecnico, di Direzione Lavori, di Redattore delle contabilità relative a tutti i comuni, sono state assegnate ad un unico soggetto, nella persona del dott. Valisena, che oltre alle funzioni sopra descritte, dovrebbe coordinare in 18 ore settimanali tutte le altre funzioni assegnate ai Responsabili di tutte le sub-aree ricadenti in detta macro-area.
Appare del tutto evidente che tutte queste funzioni, in capo ad un unico soggetto, non possono trovare nella maniera più assoluta la giusta attuazione, con tutti i risvolti negativi che ne derivano.
Tanto, risulta già evidente dal 1/6/2018, data di partenza che vede tutto il personale addetto ai cantieri privo di direttive, allo sbando completo, non essendoci, come di consueto:
- la figura del Direttore dei Lavori;
- la disponibilità di propellente per gli esigui mezzi messi a disposizione degli stessi, che viene lesinata ai vari Comuni;
- l’assenza di DPI e delle visite mediche periodiche, per quanto ci è dato sapere dagli interessati.
Oltre a ciò, si fa rilevare, per questo primo punto, la figura di un unico Responsabile di macro-area proveniente da altra Area Programma, che viene posto a capo di figure professionali di pari livello con posizione organizzativa.
Tanto, appare del tutto singolare oltre che illegittimo e quindi si ritiene giusto che gli Uffici Regionale ne abbiano contezza.
Altro problema che si fa rilevare dallo stesso documento che si acclude, è dato dalla individuazione di Responsabili di sub-area che si identificano con figure professionali di dubbia provenienza e, a volte, con personale assunto a tempo determinato, che vengono posti sullo stesso piano anche dei Responsabili di Uffici Regionali di livello superiore e addirittura con posizioni organizzative a cui vengono date le stesse mansioni.
Cosa ancora più grave, risultano essere le indicazioni riferite ai Tecnici di Cantiere impropriamente così definiti, che, pur avendo a monte una esperienza pluriennale in tema di forestazione, si ritrovano ad eseguire semplici incarichi di ‘passacarte’ agli Uffici amministrativi di appartenenza.
Ulteriore difficoltà, che si rileva dalla Disposizione di cui sopra, è ancora dettata dalla piena ed esclusiva dipendenza dei dipendenti Regionali dall’Amministratore del Consorzio che vede quest’ultimo, con pieni poteri, legittimato ad attribuire ad ognuno di essi, incarichi e funzioni anche al di fuori delle normali mansioni cui sono attualmente preposti.
Tanto risulta inaccettabile, se si pensa oltretutto anche a tutte le problematiche collegate alla convenzione già richiamata dal Responsabile di questa UPT con propria nota.
Per quanto sopra descritto e non condividendo tutto l’impianto in tema di organizzazione del personale onde poter dar corso ai lavori, che ha creato un sistema farraginoso difficilmente gestibile, (forse dettato esclusivamente da eventuali ed ipotetici riconoscimenti economici derivanti da disposizione di legge se dette opere di forestazione, fossero intese come lavori pubblici), i sottoscritti sono stati costretti a non aderire al distacco funzionale proposto”.
Di seguito la nota integrale e la Disposizione di Servizio n.04/FOR del 21 Agosto 2018 che riassume tutte le problematiche sopra enunciate.