Arturo Raffaele Covella (M5S), consigliere comunale di Venosa, è intervenuto in merito alla notizia riguardante la paventata realizzazione, presso la zona industriale di San Nicola di Melfi, di un impianto per il trattamento della frazione organica di rifiuti solidi urbani (Forsu).
Queste le sue parole:
“Si tratta dell’ennesimo impianto impattante per la salute umana che dovrebbe essere collocato in un territorio già pieno di discariche, inceneritori, cementifici che bruciano rifiuti e industrie fortemente impattanti.
Un impianto per il trattamento di rifiuti realizzato in una zona industriale ove insistono importanti aziende agroalimentari che già negli anni scorsi si sono opposte con forza all’idea di questa nuova presenza, evidenziando i pericoli per la produzione.
Un ennesima scelta discutibile che mette a repentaglio la salute pubblica in un territorio già fortemente provato.
Sembra che in questa Regione siano sconosciute parole come prevenzione, cumulo e precauzione.
Diritti a tutela dei cittadini che vengono completamente e sistematicamente ignorati.
Il Vulture – Melfese non può, però, divenire la pattumiera della Basilicata.
In questo pezzo di terra esistono già due discariche ad Atella e a Venosa, un Cementificio a Barile, nonché una zona industriale, quella di San Nicola di Melfi, ove insiste, oltre all’inceneritore ‘Fenice’ (che già ha fortemente inquinato le principali matrici ambientali), anche l’impianto FCA Spa (ex Fiat) che certo non è innocuo per il nostro territorio.
È assurdo che dopo tanti anni e dopo tante battaglie politiche portate avanti per impedire la realizzazione di questi impianti inutili, oggi ci ritroviamo a dover parlare ancora una volta di questo problema.
Mi auguro che la Regione Basilicata si opponga a questo nuovo progetto, anche se ridimensionato rispetto a quello precedentemente presentato dalla stessa società e spero che gli Assessori regionali, Castelgrande e Pietrantuono, facciano sentire la loro voce in seno alla maggioranza.
Ma chiedo anche ai Sindaci della zona di mobilitarsi e di far sentire la loro voce per evitare che l’ennesimo impianto inquinante venga realizzato nella zona industriale di San Nicola di Melfi e per salvaguardare la salute dei cittadini, ma anche le aziende agroalimentari che rappresentano una risorsa economica importante per questo territorio”.