Una nuova truffa è in agguato per i consumatori, occorre fare molta attenzione a rispondere “Sì” al telefono.
A lanciare l’allarme è la PoliziadiStato tramite la propria pagina Facebook “Una vita da social”, basandosi sulle segnalazioni ricevute da sedi Adoc.
Come spiega una nota dell’Adoc:
“Una voce ci chiama sul telefono e ci chiede “È lei il Sig…?”. Se rispondi “Si” al telefono potremmo essere nei guai: scatta l’allarme. Occhio a come rispondete al telefono.
Un “SI” è sufficiente per cambiare gestore ed essere truffati sulle proprie bollette di gas ed energia. “Si” che viene usato per fingere il consenso del cliente ad un contratto mai richiesto.
Già da tempo molti consumatori si rivolgono all’Adoc e alle altre associazioni dei consumatori, segnalando strane telefonate da parte di società, che nonostante non si identifichino precisamente, si mostrano interessate a ricevere informazioni relative a fatture di luce e gas, riscontrando un prezzo troppo elevato e assicurando l’attivazione di una tariffa più vantaggiosa”.
Come scatta la truffa?
“È sufficiente che il consumatore fornisca gli estremi di una sola fattura e il gioco è fatto. Lo scopo è quello di ottenere i numeri dei codici pod e pdr, necessari ai fini del passaggio di gestore. Il gioco è semplice”.
Come evitare la truffa?
“Il consumatore deve, al fine di tutelarsi, chiedere alla società di identificarsi esplicitamente e chiaramente per avere la certezza di parlare con il proprio gestore e deve astenersi, sempre, dal fornire i codici Pod e Pdr.
Se invece è stato attivato un contratto di cambio gestore mai richiesto bisogna, quanto prima, disconoscere tale fittizia attivazione.
Per evitare di ricevere telefonate di questo tipo ci si può iscrivere al “Registro Pubblico delle Opposizioni” che è un servizio concepito a tutela del cittadino”.
Si accede al servizio “Registro Pubblico delle Opposizioni” tramite cinque modalità: modulo elettronico sul sito web, posta elettronica, telefonata, lettera raccomandata e fax.