Così FIM UILM FISMIC UGLM AQCF si sono espressi sul prossimo avvio della produzione della nuova Jeep Renegade presso Melfi FCA:
“In data odierna, presso lo stabilimento di FCA Melfi si è tenuto un incontro sindacale tra la direzione aziendale e le OO.SS. di FIM UILM FISMIC UGLM e AQCF per discutere della situazione industriale anche alla luce della sottoscrizione del contratto di solidarietà avvenuto in data 6 Luglio 2018 che interessava 5857 lavoratori a rotazione, su una platea complessiva di 7400 con una possibile riduzione media dell’orario di lavoro del 28%.
L’esubero all’epoca dichiarato era di 1640 unità, ma purtroppo le difficoltà relative ai mercati hanno determinato una necessaria rivisitazione del suddetto ammortizzatore sociale per fronteggiare l’esubero ed evitare i possibili licenziamenti.
Dunque a partire dal 15 Ottobre 2018 fino al 31 Gennaio 2019 il contratto di solidarietà sottoscritto in data odierna interesserà una platea più ampia (6868 lavoratori) con una possibile riduzione media dell’orario di lavoro del 48% ed un esubero dichiarato di 3297 lavoratori.
Tale accordo prevede una equa rotazione tra i lavoratori, attraverso anche la verifica bimestrale delle percentuali e dei lavoratori coinvolti e la completa maturazione dei ratei e ciò consentirà una minore perdita salariale.
Le Organizzazioni Sindacali, nel prendere atto della necessità dell’uso dell’ammortizzatore sociale al fine di tutelare e garantire gli attuali livelli occupazionali, considerano al contempo lo stesso necessario, affinché si possa rendere esigibile il nuovo piano industriale la cui prima risposta per Melfi e per i lavoratori di Melfi è stata ottenuta nella giornata di ieri quando lo Chief Operating Officer EMEA Region Pietro Gorlier ha annunciato che lo stabilimento di FCA Melfi sarà il cuore industriale per la produzione della nuova Jeep Renegade Plug-In Hybrid Electric Vehicle PHEV il cui lancio sul mercato è previsto nella prima parte del 2020 e le prime pre-serie saranno già pronte a partire dalla seconda metà del 2019.
Questa decisione importantissima e tanto attesa dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori di Melfi garantirà un futuro non solo produttivo ma anche di sviluppo tecnologico all’interno di un mercato che da un lato vedrà la dismissione dei motori diesel ma dall’altro una nuova concezione delle energie alternative a partire dall’ibrido.
Questa strategica scelta di FCA per Melfi garantirà un investimento pari ad oltre 200 milioni di euro, non solo per ammodernare gli impianti, necessari e fondamentali, ma anche e soprattutto per investire sulla risorsa principale che in questi 25 anni di storia di Melfi ha rappresentato la vera energia propulsiva di Fiat e ora di FCA: i lavoratori.
Questi ultimi saranno interessati da un vasto programma formativo affinché gli stessi possano acquisire le conoscenze necessarie per l’applicazione di questa nuova tecnologia che semplicemente rappresenta il futuro dell’Automotive e senza nessun dubbio il futuro dello stabilimento e dei lavoratori di Melfi.
Ora è necessario calendarizzare incontri a livello nazionale e di stabilimento affinché si possa ancora di più rendere esigibile il piano industriale attraverso le allocazioni delle nuove vetture nei vari stabilimenti italiani a partire da quello di Melfi che ha letteralmente trainato le sorti non solo produttive ma anche economiche di FCA.
Non c’è più tempo, è necessario rispondere ai mercati attraverso una nuova gamma di prodotti non soltanto avanzati tecnologicamente ma anche attraverso una più ampia gamma di veicoli e in questo lo Stabilimento di Melfi reciterà e dovrà recitare un ruolo fondamentale perché Melfi in questi anni ha dimostrato di essere non solo un laboratorio ma un polo industriale affidabile, produttivo e soprattutto professionale.
Noi come sempre lavoreremo nell’unica direzione che conosciamo: il lavoro e i lavoratori”.
L’USB (Unione Sindacale di Base) di stabilimento, dopo aver espresso chiaramente il suo disappunto rispetto a questa scelta, in merito agli esuberi e ai contratti di solidarietà dichiara:
“Come Usb non abbiamo fatto in tempo a scrivere la nostra posizione sulla preoccupante situazione alla Fca di Melfi che veniamo informati dell’ennesimo comunicato che conferma e aggrava quanto avevamo precedentemente dichiarato.
È di pochissimi minuti fa la notizia che la Fca di Melfi, a fronte dell’ennesima contrazione di mercato, comunicherà ai propri dipendenti che gli esuberi allo stabilimento lucano passano da 1640 a 3297, e che i lavoratori interessati ai contratti di solidarietà passano da 5857 a 6868, con un aumento di giornate di astensione dal lavoro medio individuale che passa dal 28% al 48%!
Qualcuno crede ancora che vada tutto bene?
Che basti un motore (seppur innovativo e migliore di quelli attuali) a risollevare le sorti della fabbrica di automobili più grande d’Italia?
Fino a quando continueremo a credere agli incantatori di serpenti questa situazione non potrà che peggiorare.
I lavoratori di Melfi sono attesi da un periodo estremamente buio se non arriveranno subito nuovi modelli auto da produrre!”.
Pertanto, oltre all’annuncio di una nuova auto che verrà prodotta a Melfi, oggi arriva anche la notizia di uno stop del lavoro, attraverso la copertura del “contratto di solidarietà”, in questi orari:
- dalle ore 22:00 di Sabato 20 Ottobre, alle ore 6:00 di Lunedì 22 Ottobre;
- dalle 6:00 di Sabato 27 Ottobre, alle 6:00 di Mercoledì 31 Ottobre;
- dalle 6:00 di Sabato 3 Novembre, alle ore 6:00 di Lunedì 5 Novembre;
- dalle ore 6:00 di Mercoledì 31 Ottobre, alle ore 6:00 di Giovedì 1 Novembre;
- dalle ore 6:00 di Venerdì 2 Novembre alle ore 6:00 di Sabato 3 Novembre.