Da oggi e fino a Domenica 14 Ottobre Melfi è in fermento per i numerosi eventi legati ai suoi 1000 anni di storia.
Proprio in merito all’organizzazione dei festeggiamenti per il Millenario della città si è espressa la consigliera comunale Angela Bisogno.
Nella nota della Bisogno si legge:
“Il ricoprire un ruolo istituzionale, nel rispetto di un concetto di etica politica, forse oggi desueto, impone di fornire le ragioni dei propri comportamenti e le ragioni del proprio dissenso, ma, soprattutto, impone un’etica e comportamenti istituzionali nel rispetto e per il bene dei cittadini.
In questa ottica, quale consigliere comunale, intendo chiarire il motivo per il quale parteciperò anche in maniera interessata ai momenti culturali del millenario e diserterò invece i lustrini di cene di gala e manifestazioni vuote che, del resto rappresentano da sempre stucchevoli eventi autoreferenziali a sfondo narcisistico, che da sempre chi fa politica seria e di rilievo evita.
Ciò che maggiormente mi rammarica è constatare che la città abbia perso un’occasione, l’ennesima purtroppo, per rilanciarsi come Perla del Medioevo nel Meridione.
Il millenario della città di Melfi è quasi terminato, ma nessuno se ne è accorto.
Una celebrazione che avrebbe dovuto coinvolgere tutta la cittadinanza si è ridotta ad eventi di nicchia come il gran gala di questa sera o il logo del millenario, peraltro di dubbio gusto e sconosciuto alla maggior parte dei cittadini.
E ciò è il riverbero di una cattiva politica e di una mancata programmazione turistico-culturale come se il Millenario ci fosse piombato addosso all’improvviso.
Non mi pare che la Città sia stata presente al BIT di Milano lo scorso anno per promuovere l’evento, né gli assessori regionali dello stesso colore politico del Sindaco abbiano promosso iniziative programmatiche in tal senso.
Abbiamo un patrimonio artistico e bellezze naturali che ci avrebbero consentito con poco sforzo di ricreare scenari oramai lontani, avremmo potuto pubblicizzare l’evento sulle riviste specializzate, prendere contatti con tour operator, incontrare i vertici di MSC, di Costa Crociere, di Carnival per programmare il tour della città medievale più bella del Meridione in occasione degli scali al porto di Bari o di Ancona.
Avremmo potuto sfruttare la falconeria con tour operator di fascia più alta vendendo pacchetti di cultura e sport in posti come il Medio Oriente e nei Paesi Arabi ove la falconeria è sport praticato da un target di clienti che possono consentirsi una vacanza per vedere i propri rapaci volare nei cieli ove un tempo volavano quelli delle corti europee.
Avremmo potuto richiedere a RAI Storia la realizzazione di un documentario d’eccezione sul digitale.
Avremmo potuto contattare History Channel per la piattaforma satellitare SKY per arrivare in ogni posto della terra!
E invece no, chi ci amministra ha voluto far passare la Falconeria e la Sagra della Varola per eventi del millenario, non fosse che sono quasi 60 anni che si festeggiano a Melfi, preferendo relegare il Millenario ad una sagra paesana che già domani verrà dimenticata, senza alcun ritorno economico (ad eccezione dei soliti pochi eletti).
Manca ancora una programmazione a largo respiro, eppure di marketing storico-turistico-culturale-gastronomico-sportivo si parla da anni senza concretizzare nulla.
Ebbene del Medioevo così culturalmente fervido – come è stato recentemente rivalutato – solo a Melfi ricalca ancora la negatività di quell’affermazione illuministica di “Secolo Buio” ove il Signorotto, il Feudatario, il Vassallo riceveva nel Castello i Principi e gli Ambasciatori a parlare di massimi sistemi, di scenari irrealizzabili il tutto condito da smancerie di maniera mentre al popolo minuto, ai servi della gleba era servita nel cortile la minestra calda e gli avanzi del desco.
Sono passati mille anni ma la scena è sempre la stessa!
In questo parallelismo storico ritrovo anche la figura del cortigiano sempre presente ad eventi dove occorre ossequiare il potente e rassicurarlo della propria fedeltà.
Un cortigiano, questa è l’unica novità, trasversale che “apparentemente” combatte il sistema come membro dell’opposizione a livello regionale e nazionale, ma…in fondo ne fa parte integrante!
Per questo, seppur invitata in qualità di consigliere comunale, ho deciso di non partecipare al ricevimento che si è tenuto venerdì 12 ottobre, uno dei tanti modi in cui sono stati sprecati soldi pubblici che potevano essere usati per rendere questo millenario un vero attrattore turistico e migliorare la qualità della vita dei cittadini di Melfi, rilanciando la nostra meravigliosa città”.