Venosa ancora al centro di attenzioni e polemiche a causa della questione “Capodanno Rai”.
Questo è quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Mollica:
“Mi chiedo: così complicato spiegare quattro lettere o interpretare la convenzione già sottoscritta da dover rinviare ad un’altra riunione del Consiglio regionale?
La richiesta di informativa sul capodanno Rai da parte della vicepresidente Franconi, da me sollecitata, rispondeva semplicemente alla necessità di fare chiarezza rispetto ad un annuncio fatto lo scorso anno da Maratea, dove si indicava la cittadina di Venosa quale prossima location dell’evento ‘Capodanno Rai – L’anno che verrà’, e ritrovarsi, invece oggi, con una replica dello stesso a Matera.
Niente di complicato, dunque, a meno che l’atteggiamento assunto da Franconi non sottenda, invece, il non voler comunicare qualcosa di ingiustificabile.
Sicuramente qualcosa non ha funzionato ed il Governo regionale, nella persona del presidente facente funzioni, aveva il dovere di spiegare al Consiglio regionale, che aveva approvato all’unanimità una mozione (poi trasformata in odg) sul punto, cosa fosse successo nel frattempo e perché non si sia dato corso ad un indirizzo del Consiglio regionale.
Un diritto sacrosanto, soprattutto se si considera che il Governo regionale agisce in funzione degli indirizzi che l’Assemblea consiliare adotta.
Invece, la vice presidente ha pensato bene di rinviare alla prossima seduta del Consiglio la comunicazione, adducendo come scusa il non disporre della documentazione necessaria, dimostrando, così, di non avere né l’umiltà di ammettere un agire superficiale, né tanto meno il rispetto per un territorio, quello del Vulture Alto Bradano, i cui sindaci, in primis quello di Venosa, meritano ed attendono una spiegazione, avendo già manifestato il loro disappunto per l’inconcessa opportunità di veder accesi i riflettori sulle ineguagliabili ed inestimabili bellezze paesaggistiche e storiche della loro area.
Non si tratta di guerra di campanili. Lo dico per rassicurare l’assessore Braia: Matera è e resta la città capitale, indiscussa, della cultura europea per il 2019, il faro guida di un’opportunità che, come disse lo stesso presidente Pittella, avrebbe dovuto fungere da traino per il coinvolgimento e la valorizzazione dell’intero territorio regionale.
Ma così non sarà. Dopo aver accettato senza contrapporsi o manifestare concretamente un dissenso, come pure da me era stato sollecitato, il Governo regionale rimane indifferente.
A nulla sono valse le lettere dei sindaci di Venosa e, poi, di Melfi o la mozione adottata dal Consiglio comunale di Rionero o il documento della Conferenza dei sindaci dell’area o, ancora, le lettere delle associazioni presenti sul territorio oltre alle proteste dei singoli cittadini sui social.
Qualunque idea si proponga, adesso, come accaduto nella seduta del Consiglio di ieri, a due mesi dall’evento, non sarebbe una soluzione, ma soltanto un subdolo tentativo di accaparrare consensi, di fatto dando inizio alla propria campagna elettorale.
Una ricerca di visibilità che la gente, sono sicuro, comprende valutando contestualmente e negativamente un dato oggettivo: aver assecondato l’inerzia del Governo regionale, subordinandosi agli interessi della Rai.
Non pensi, la vicepresidente, che l’aver procrastinato l’informativa equivalga ad eluderla del tutto, oppure che l’assecondare proposte alternative, eventualmente adottate in seno al Consiglio, possa sopperire ad una mancanza non surrogabile con progetti che avrebbero dovuto aggiungersi e non sostituirsi ad un evento principe.
Il danno è stato fatto e non è riparabile e, dunque, necessita di un’assunzione di responsabilità ed invito il Governo regionale a non fare come recita un motto popolare, anche se rivisitato: la volpe che ‘non arriva all’uva…mangia una percoca’”.
Il consigliere regionale del gruppo misto, Aurelio Pace, afferma:
“La mancata assegnazione della sede del capodanno Rai 2018-2019 alla città di Venosa e la decisione di realizzarlo a Matera, in occasione dell’inizio dell’anno della capitale europea della cultura 2019, apre un’importante opportunità d’approfondimento su un territorio regionale, quello del Vulture, purtroppo ancora assente nelle politiche di sviluppo regionale legate alla realizzazione e distribuzione dei grandi attrattori in Basilicata.
Dalle rilevanti opportunità derivano delle grandi responsabilità ed è da questo presupposto che si deve partire per leggere la questione relativa alla mancata assegnazione della sede di Venosa del capodanno Rai.
Le politiche di marketing territoriale degli ultimi quattro anni, legate all’accordo che la Regione Basilicata ha stipulato con la Rai, hanno determinato un ritorno di visibilità promozionale e d’investimenti e ricadute economiche, considerevoli, che è stato testimoniato anche dalla Travel Appeal, la startup specializzata in data science e intelligenza artificiale al servizio del business dei professionisti della travel industry, che ha collocato, nel 2017, la Basilicata tra le regioni più amate dai turisti stranieri.
Pur essendo ogni territorio della nostra Regione caratterizzato da un ambiente di riferimento imprenditoriale differente, dalla presenza di forze attrattive culturali e ambientali numerose, complesse ed eterogenee, dalla presenza di un tessuto produttivo che offre specifici vantaggi competitivi, ogni territorio presenta sistemi d’opportunità che vanno valorizzati singolarmente.
Le politiche di promozione e valorizzazione messe in campo, nonostante i ragguardevoli risultati raggiunti, annoverano, colpevolmente, tra gli assenti, un territorio che contribuisce significativamente e precipuamente all’incremento del Pil della nostra Regione: il Vulture.
Questo territorio è in grado di offrire un’offerta turistica completa, articolata e qualitativamente eccellete e, in considerazione di questo, diventa urgente ed irrinunciabile immaginare una politica di sviluppo territoriale specifica, che possa far intercettare il Vulture dai flussi turistici che oggi popolano e valorizzano Matera, per consentire all’offerta turistica regionale di rendere più articolata la sua proposta, anche attraverso la programmazione di un grande attrattore in grado di aumentarne la competitività e la sua economia di mercato.
Questo impegno, alla luce dei numeri che attestano l’alto gradimento della nostra Regione in ambito internazionale e nazionale, obbliga la programmazione regionale a qualificare il Vulture con la presenza di grande attrattore: elemento in grado di far attivare politiche strategiche di sviluppo ampie nelle quali potranno convergere sistemi differenti di attori, asset e conoscenze”.