Il Comune di Melfi rende noto che è a disposizione un nuovo bando, con scadenza 20 Novembre 2018, inerente a dei contributi a fondo perduto per rimuovere l’amianto.
I soggetti interessati sono sia i cittadini privati e sia le imprese artigianali, commerciali, agricole e di servizi.
Per il Sindaco Livio Valvano:
“L’Amministrazione comunale ha intrapreso un’importante azione di prevenzione a tutela della salute.
È un investimento di grande responsabilità che guarda all’intera comunità, poiché tutelare l’ambiente significa in primis farsi carico del dovere di consegnare alle future generazioni un ecosistema ecologicamente pulito”.
Saranno ammessi a contributo solo gli interventi, realizzati sul territorio comunale, necessari allo smaltimento di materiali contenenti amianto presenti su immobili adibiti a civile abitazione, nonché immobili connessi a fondi agricoli, fabbricati artigianali, direzionali, commerciali, di servizi e aree di pertinenza.
Le richieste dovranno essere presentate all’Area Infrastrutture, Mobilità e Ambiente del Comune di Melfi, utilizzando l’apposito fac simile allegato al bando pubblicato sul sito istituzionale del Comune.
Il richiedente potrà presentare domanda di contributo per un massimo di un solo intervento.
Non possono beneficiare del contributo coloro che lo hanno già ottenuto negli ultimi 3 anni (2015/2016 e 2017) da parte del Comune o da altri Enti.
Il contributo riconosciuto dal Comune di Melfi è compatibile solamente con le agevolazioni fiscali in materia di imposte sui redditi.
Unitamente alla domanda, dovrà essere allegato il preventivo di spesa relativo a tutti gli interventi da eseguire, compreso il preventivo per la sola spesa di smaltimento dell’amianto redatto da una ditta autorizzata a norma di legge.
Il contributo sarà commisurato, per i privati, alle spese necessarie alla rimozione dell’amianto (nelle percentuali sotto indicate in rapporto all’indicatore ISEE) e all’esecuzione degli interventi di sostituzione degli elementi edilizi rimossi.
Il costo dell’intervento complessivo, su cui sarà calcolato il contributo, non potrà in ogni caso superare il valore massimo di euro 4.000,00 (quattromila euro), IVA compresa, tenendo presente che sono ammesse anche le spese tecniche di progettazione in misura non superiore al 10% della spesa complessiva.
Ai fini del calcolo del contributo, le spese per gli interventi edilizi sostitutivi e accessori non potranno superare il 49% della spesa complessiva.
In rapporto all’indicatore ISEE, il contributo sarà riconosciuto nella misura di seguito indicata:
- Valore ISEE non superiore a 10.000,00 (diecimila euro): contributo 100%;
- Valore ISEE da 10.001,00 fino a 20.000,00 (ventimila euro): contributo 80%;
- Valore ISEE da 20.001,00 fino a 30.000,00 (trentamila euro): contributo 70%;
- Valore ISEE superiore a 30.000,00 (trentamila euro): contributo 50%.
Il contributo per le imprese sarà pari al 75% (IVA esclusa) delle spese complessive sostenute.
Tra le spese ammissibili, oltre allo smaltimento dell’amianto, si terrà conto delle spese tecniche di progettazione e le spese di esecuzione (entro il limite massimo del 10% della spesa complessiva) e dei costi per la sostituzione degli elementi edilizi rimossi (tetto, camino, pareti etc..) e, comunque, fino ad un massimo complessivo di € 8.000,00 (Euro ottomila/00).
Ai fini del calcolo del contributo, le spese per gli interventi edilizi sostitutivi e accessori non potranno superare il 49% della spesa complessiva.
La liquidazione dei contributi avverrà fino ad esaurimenti delle risorse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, suddiviso in due graduatorie come segue:
- il 60% (sessanta per cento) sarà riservato ai cittadini privati;
- Il 40% (quaranta per cento) alle imprese.
Per la rimozione dell’amianto, dovranno essere richieste le relative autorizzazioni sanitarie ed edilizie (quest’ultima, entro 30 giorni dalla data di ricezione della nota di ammissione al contributo).
I lavori di smaltimento amianto dovranno essere eseguiti entro 120 gg. dal rilascio della suddetta autorizzazione.
Il contributo sarà liquidato dall’ufficio competente solo dopo l’avvenuta esecuzione dello smaltimento.
D’ufficio saranno disposti controlli, presso le autorità competente, per la verifica delle dichiarazioni ISEE presentate.