Ci siamo: oggi, Sabato 27 Ottobre, a Lavello esploderà la prima sagra dedicata al raviolo di ricotta dolce.
“Ù Cauzuncìdde dè Lavidd” invaderà l’intera Piazza Plebiscito.
A rendere possibile tutto ciò, con il supporto del Comune di Lavello, l’appena nata Associazione Labellum, composta e fondata da Savino di Noia e Donato Boccone.
Savino, Food & Beverage Manager del rinomato ristorante lavellese Antica Cantina Forentum, ha dichiarato alla nostra Redazione di essere già all’opera con delle specialità che faranno felici tutti:
“Fino a due giorni eravamo a quota 5000 ravioli grazie alla laboriosità e all’esperienza di mia madre, Maria Lucia Vizzano.
Abbiamo in mente diverse tipologie di sughi per condire il nostro succulento primo piatto, fatto solo con ingredienti di prima scelta: pomodoro biologico e farine senza glifosato prodotte dal nostro fornitore di fiducia, Peppino Montanarella.
Il nostro progetto sta prendendo sempre più forma”.
Una forma che nasconde anche grande sostanza in termini di qualità, date le premesse di Savino e la presenza, non trascurabile, di Slow Food Basilicata.
Donato Boccone ha aggiunto:
“Le prenotazioni stanno andando a gonfie vele, non solo dalle aree limitrofe, ma anche dalla Puglia.
Molte persone si sono approcciate a noi con tanta curiosità per la parola ‘cauzuncidd’, scoprendo poi che si tratta di un alimento facilmente accostabile al concetto di spreco alimentare, ma in funzione contrapposta, perché in grado di essere buono in tutta la sua semplicità.
Anche la Parrocchia di San Mauro proporrà delle iniziative nel corso della serata e diverse associazioni si sono fatte avanti spontaneamente per partecipare alla nostra sagra, tra cui gli scout e i falconieri di Donato Massari.
Abbiamo deciso di rimanere aperti a qualsiasi novità, soprattutto per quanto riguarda gli espositori.
Abbiamo pensato, infatti, di spalancare le porte ai giovani alle prime esperienze, volenterosi di far conoscere i loro prodotti.
Avremo, tra questi, 3 donne molto caparbie: una di Melfi con il tartufo, un’altra di Villa d’Agri con le confetture e, infine, una da Minervino Murge con le sue mandorle sgusciate.
Tuttavia, rinunciare totalmente alle tradizionali prelibatezze locali, oltre ai ravioli, ci sembrava eccessivo.
Ecco perché non mancherà chi, direttamente da Rapolla, sarà con noi per friggere le pettole.
Insomma, puntiamo all’originalità e speriamo di essere ripagati”.
Ecco il programma completo:
- ore 16:30, convegno e dibattito “ù Cauzuncìdde’ alimentazione e tradizioni locali”, nell’Aula Consiliare “Mauro Costantino” del Palazzo di Città; saluti del Sindaco Città di Lavello, Sabino Altobello, con la partecipazione di esperti del settore alimentare; un incontro molto importante, che rivelerà diverse curiosità sull’origine del raviolo lavellese e lascerà spazio ad approfondimenti utili a capire quanto, ad esempio, l’assenza di glifosato nelle farine sia fondamentale per preservare la salute di chi le assume;
- ore 17:30, apertura e visita al Museo Civico di Lavello Forentum Ritrovato e al Museo della Civiltà Contadina;
- ore 18:00, apertura stand enogastronomici a cura dell’Associazione “Labellum”;
- ore 19:30, apertura iscrizioni alla gara di ballo popolare di coppia in Piazza; massimo 20 coppie iscritte in gara, giudicate e premiate da
un’apposita giuria; - a partire dalle ore 20:30, la serata sarà allietata dai gruppi musicali lavellesi “L‘Eco dei Briganti” e “I F’st’nidd”; presenterà Oscar Pennacchi;
- per concludere in bellezza, Dj Raf Boccone vi farà scatenare a ritmo anni ’70-’80-’90.
Il divertimento, inoltre, sarà assicurato dalla musica del gruppo scout afferente alla Parrocchia di Sant’Antonio e del giovanissimo Antonio Pippa, artista venosino di soli 9 anni pronto a debuttare nel Pescarello con il suo organetto.
Tutto questo, raccolto in un’atmosfera suggestiva, sarà pronto ad accogliervi e non avrete scuse per mancare: un servizio navetta gratuito partirà da Piazza Matteotti e rimarrà a vostra disposizione per l’intera serata.
Di seguito le foto di Savino di Noia e Donato Boccone nella piazza in allestimento per uno degli appuntamenti più gustosi del nostro autunno: “Ù Cauzuncìdde dè Lavidd”.