La Compagnia della Guardia di Finanza di Policoro (MT) ha intensificato l’attività finalizzata al contrasto delle false dichiarazioni utilizzate per fruire di prestazioni sociali agevolate di varia natura.
Complessivamente, sono già 23 i “finti poveri” scoperti dalle Fiamme Gialle di Policoro e segnalati alle competenti Autorità Giudiziarie per il reato di “falso” o per “indebita percezione di benefici concessi o erogati dallo Stato o da altri enti pubblici”.
Conseguentemente, i medesimi soggetti sono stati segnalati agli enti erogatori affinché procedano alla revoca del beneficio concesso e al recupero delle somme indebitamente percepite.
Le prestazioni sociali agevolate sono gli aiuti economici e i servizi sociali di assistenza che spettano ai cittadini che ne hanno diritto sulla base della loro condizione economica e sociale: bassi redditi, nuclei familiari numerosi, anziani soli con necessità di aiuto nella gestione della quotidianità, come ad esempio:
- asili nido e altri servizi per l’infanzia;
- prestazioni scolastiche (mensa, trasporto, libri di testo, borse di studio ecc.);
- agevolazioni per le tasse universitarie;
- gratuito patrocinio;
- servizi socio sanitari domiciliari;
- esenzioni ticket sanitari;
- contributi per gli affitti;
- agevolazioni per servizi di pubblica utilità (sconti su bollette di luce, gas, telefono);
- bonus bebè a partire dal 2015;
- social card.
In particolare, le Fiamme Gialle di Policoro, nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria svolte a tutela delle pubbliche risorse, hanno effettuato numerosi controlli della specie, calibrati sull’esame delle dichiarazioni “ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente” presentate da coloro che richiedono dette “erogazioni o agevolazioni”.
L’incrocio tra i dati indicati sulle dichiarazioni ISEE e quelli rilevati dalle numerose banche dati in uso alla Guardia di Finanza, ha consentito di individuare numerosi soggetti che, al fine di ottenere indebitamente l’erogazione di benefici o agevolazioni di varia natura, hanno presentato agli Enti erogatori dichiarazioni mendaci, omettendo di indicare parte dei redditi conseguiti o del patrimonio familiare.