In linea con la missione della Fidapa, come sottolineato dalla presidente Lucia Moccia, la sezione di Melfi “dice no” alla violenza sulle donne in occasione della Giornata mondiale contro i soprusi da esse subiti e lo fa sostenendo con forza uno dei suoi imperativi categorici, quello di rimuovere gli ostacoli e ogni forma di discriminazione, promuovendo e valorizzando l’impegno e l’azione delle donne.
È proprio per ribadire tale concetto che la Fidapa locale, alla presenza di un numeroso e interessato pubblico e delle rappresentanze di associazioni e istituzioni locali, ha organizzato, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile, il Convegno “Artemisia Gentileschi: l’arte, l’amore e la violenza”.
L’incontro è stato moderato dalla giornalista e socia Fidapa, Anita Ferrari (che nel corso del convegno, occupando simbolicamente “il posto vuoto” della vittima, ha altresì dato lettura di una emblematica pagina del libro “Artemisia e le altre. Miti e riti di rinascita dalla violenza di genere”).
La serata è stata introdotta dai saluti della presidente Moccia e di Mons. Ciro Guerra (Responsabile Regionale Beni Culturali Ecclesiastici), a seguire i seguenti interventi:
- il prof. Antonio Carbone (docente di storia dell’arte), sulla vicenda artistica e biografica della pittrice Artemisia Gentileschi;
- le dott.sse Marialuisa Vallino (Psicologa Analista e Criminologa) e Valeria Montaruli (Presidente del tribunale per i Minorenni di Potenza) che, con diverso approccio, hanno relazionato, rispettivamente, su sesso, genere, identità, violenza, mito della rinascita e, dati alla mano, sugli aspetti criminologici e gli orientamenti giurisprudenziali del drammatico fenomeno della violenza di genere.
Donne e uomini uniti dagli stessi ideali e con un unico scopo: dimostrare che lavorare insieme si deve e si può, contro ogni forma di sopruso.
Di seguito alcune foto.