È stato presentato il XVII Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, l’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (realizzata su un campione di quasi 6mila scuole dei capoluoghi di provincia) che traccia un quadro poco confortante delle scuole italiane, ancora troppo poco sicure e lontane dagli standard di sostenibilità.
La città di Potenza non compare nella classifica perché non ha partecipato alla realizzazione del rapporto mentre Matera occupa gli ultimi posti della graduatoria (il 70esimo posto).
Non è la prima volta che i capoluoghi lucani non partecipano alla costruzione del dossier e ciò lascia presagire la scarsa considerazione che gli amministratori hanno della scuola.
Quest’anno a conquistare il podio della classifica è Piacenza mentre il Sud resta sempre in coda.
Secondo questo rapporto il 65,1% degli edifici è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (1974) e il 90,4% prima della legge in materia di efficienza energetica (1991).
Meno del 13% la media nazionale delle scuole costruite secondo criteri antisismici.
Solo 1 scuola su 2 ha certificati di collaudo e idoneità statica.
Il terremoto di Amatrice, che ha provocato il crollo di un edificio scolastico su cui erano stati realizzati nel 2012 interventi di ristrutturazione per 700mila euro, e il sisma dello scorso 30 Ottobre, devono far riflettere il governo che dovrà intervenire urgentemente.
Per accelerare la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico, l’associazione ambientalista tra le proposte presentate ha chiesto il completamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica per avere entro il 2020 un fascicolo del fabbricato per ognuna delle 43mila scuole esistenti in Italia.