Alcune strade lucane mietono un numero considerevole di vittime.
A dimostrarlo, anche il bilancio della giornata di ieri, durante la quale quattro vite si sono spente improvvisamente.
In una nota, il consigliere regionale Paolo Castelluccio sostiene:
“Sulla sicurezza dei lucani che viaggiano sulle strade della regione non si possono tollerare tagli di fondi statali destinati alla sicurezza e poi dirottati per coprire le buche secondo quanto prevede il maxiemendamento del Governo gialloverde con 40 milioni di euro da spendere subito nella capitale.
Ancora una volta la statale 7 Appia tra le uscite di Matera e Matera La Martella si è confermata al pari della Potenza-Melfi una delle strade a maggiore pericolosità di incidenti.
I lucani devono sapere che la misura, contenuta in un emendamento al ddl bilancio presentato da M5s dichiarato inammissibile dalla commissione Bilancio torna nella nuova versione corretta, nella bozza del maxiemendamento al ddl bilancio, che il governo ha presentato al Senato.
‘Al fine di fronteggiare l’emergenza della sicurezza stradale – si legge nel testo – è autorizzata l’assegnazione a Roma capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l’anno 2019 e a 20 milioni di euro per l’anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del ministero della Difesa, attraverso’ l’Esercito.
Si pensa persino di utilizzare l’esercito a Roma per garantire la legittima sicurezza degli automobilisti, ma né legisti e né M5s pensano che lo stesso principio valga per le altrettante legittime esigenze della nostra regione.
Qualcuno tra i parlamentari eletti in Basilicata nei due partiti dovrebbe spiegarlo.
Purtroppo, la situazione politica con una Giunta regionale di fatto delegittimata ed un Consiglio regionale che si occupa solo di ordinaria amministrazione, non ci aiuta nella necessaria interlocuzione con il Governo, il ministero Infrastrutture e l’Anas per rivendicare quanto ci spetta semplicemente per prevenire altri morti.
In tutto questo c’è da segnalare che per le Province i finanziamenti disponibili sono sempre più limitati al punto che diventa difficile se non impossibile, a differenza di Roma, coprire le buche”.