Il maestro lucano Antonio La Cava grazie al suo inseparabile bibliomotocarro è stato premiato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per “l’impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della cultura”.
Il presidente della Repubblica ha individuato, tra i tanti, alcuni casi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Alcuni di loro si sono distinti nel campo della solidarietà, altri nella tutela dei minori, della legalità, dell’inclusione sociale, altri ancora hanno mostrato il loro impegno nel soccorso o nella cooperazione internazionale.
Sono 33 e ognuno di loro, per il presidente della Repubblica, meritava di essere insignito dell’onorificenza al Merito della Repubblica italiana.
Ecco le motivazioni che hanno portato il Capo dello Stato ad insignire il materano 73enne Antonio La Cava, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana:
“Per l’impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della cultura” Maestro in pensione.
Da 18 anni ha fatto della sua vita una missione in nome della cultura: portare libri ai bambini delle scuole elementari dei paesi più piccoli e isolati della Basilicata, dove spesso non ci sono biblioteche o librerie.
Lo fa con un mezzo speciale: il bibliomotocarro, un motocarro trasformato in una vera e propria biblioteca ambulante.
L’idea del bibliomotocarro è nata nel 1999 per richiamare l’attenzione sulla crescente disaffezione nei confronti del libro da parte, soprattutto, delle nuove generazioni”.
Racconta La Cava:
“Nel corso di questi anni ho percorso 170mila chilometri a bordo di questo motocarro e nonostante l’età e la scomodità del mezzo rifarei tutto da capo.
Nessuno nasce lettore, sta a noi genitori, alla scuola, alla società fare dei nostri bambini, di tutti i bambini indistintamente, dei lettori perché è con la lettura che si formano gli uomini di domani ma soprattutto si trasmette ai bambini l’importanza della cittadinanza attiva”.
Facciamo i complimenti al Maestro lucano La Cava che grazie al suo bibliomotocarro continua a portare la cultura tra i bambini delle scuole elementari dei paesi più piccoli e isolati della Basilicata, dove spesso non ci sono biblioteche.