Basilicata, terra di Petrolio.
Nei giorni scorsi l’amministratore delegato Total, Francois Rafin, ha mostrato il suo sconcerto nei ritardi delle autorizzazioni per Tempa Rossa che la Regione ancora non ha concesso.
La Total ha espressamente dichiarato che questo ritardo non giova né all’azienda investitrice, né ai lavoratori, né alla stessa Regione che perde royalties.
Sempre la multinazionale francese ha lamentato di non aver ricevuto alcuna risposta da Pietrantuono in merito a questo ritardo legato al rilascio dei permessi dalla Regione.
Ad oggi, la Total ha annunciato il ricorso al Mise.
Così Angelo Summa, Segretario generale Cgil Basilicata, commenta la situazione:
“È sorprendete che rispetto ai rilievi e alle richieste avanzate dalla Regione, Total faccia ricorso al Mise per il tramite del Presidente della Repubblica, evidenziando tutta la protervia e l’arroganza di una multinazionale che si appresta ad avviare l’attività estrattiva in Basilicata.
Emerge ancora una volta l’assenza di responsabilità e di rispetto verso le istituzioni locali e soprattutto verso l’intera comunità regionale.
Deve essere chiaro a Total che l’avvio dell’attività estrattiva dovrà svolgersi in assoluta sicurezza ambientale e soprattutto dentro un quadro chiaro di vincoli e di investimenti.
Serve un accordo programmatico che vede un impegno diretto di Total a fare investimenti nel nostro territorio in settori diversi da quello estrattivo, aprendo un nuovo capitolo rispetto allo scambio che fino ad oggi ha connotato il rapporto tra le compagnie petrolifere e la nostra regione.
La Basilicata deve far sentire la propria voce a difesa dello sviluppo del proprio territorio.
Mi auguro che le cosiddette forze del cambiamento siano coerenti con le affermazioni fin qui fatte e rimandino al mittente tale richiesta, riaffermando il diritto del territorio ad esercitare i propri compiti di tutela ambientale e sicurezza”.