L’emendamento 5 Stelle prevede 18 mesi per preparare il Piano per definire le aree da trivellare.
18 mesi di stop, dunque, su tutti i permessi in corso (o 24, se il Piano non viene approvato).
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (a un evento a Pescara con Sara Marcozzi, candidata alla presidenza della Regione Abruzzo per il M5s) è ancora più duro sulla questione:
“Non firmo e non firmerò autorizzazioni a trivellare il Paese anche se dovesse esserci il parere positivo della Commissione Via-Vas.
Le alternative ci sono, si chiamano energie rinnovabili.
Mi sfiduciano come ministro?
Torno a fare il generale dei Carabinieri”.
Roberto Fico, presidente della Camera, si schiera dalla sua parte e sottolinea:
“Dobbiamo investire nelle rinnovabili, nel futuro. Il passato e le tecnologie obsolete lasciamocele alle spalle”.
Posizione non approvata da Matteo Salvini che, invece, la trova troppo rigida, tant’è che ha dato mandato ai senatori della Lega di trovare una mediazione e sbloccare la situazione.