La tendenza allo spopolamento in Basilicata è in netto aumento.
Nell’a.a. 2016-2017 la nostra regione ha “perso” 2.356 studenti (su un totale di 3.108 immatricolazioni) e i dati Istat aggiornati al 2018 non ci danno notizie incoraggianti.
Lo scorso anno la Basilicata ha perso il 6,1 per 1000 della sua popolazione (oltre 3000 persone in meno rispetto al 2017) e attualmente fa parte di quelle aree del Mezzogiorno in cui la fecondità è più contenuta (1,16 il dato che riguarda le donne lucane, uno dei più bassi d’Italia).
Ciò comporta un paese in cui i giovani non fanno parte della maggioranza, composta essenzialmente da ultrasessantenni la cui speranza di vita è decisamente in crescita, seppur con delle differenze:
- poco più di 85 anni per le donne, che rimangono in linea con la media nazionale;
- poco più di 80 anni per gli uomini, posizionati ben al di sotto della media italiana.
L’assenza di troppi sbocchi lavorativi di certo non favorisce il ritorno in patria delle menti che potrebbero far progredire il nostro territorio.
Cosa ne pensate?