Cresce la preoccupazione sulla sorte degli automobilisti che ogni giorno attraversano chilometri di asfalto in precarie condizioni.
Appena questa mattina abbiamo pubblicato la dichiarazione del cittadino Francesco Topi, in merito alla situazione della S.P. 109 di Piano Regio (Venosa), di 6 km circa, che collega la S.P. ex SS 168 con la S.P. 69 e lo svincolo Venosa Sud della S.S. 655 Bradanica.
Anche Giovanni Russo di Venosa ha inviato alla nostra Redazione una segnalazione che evidenzia senza giri di parole problematiche importanti:
“Chi scrive è solo uno dei tanti automobilisti che percorre più o meno frequentemente le strade del territorio del Vulture-melfese.
È notorio che le provinciali che attraversano questa area nord Basilicata non versano in uno stato ottimale, e questo per svariati motivi: morfologia del terreno, assenza di adeguati sistemi di protezione contro fango e acqua in caso di pesanti avversità climatiche, manutenzioni non sempre eseguite a regola d’arte, mancanza di fondi per il ripristino del fondo stradale.
Ma lo scenario che si apre alla vista di un automobilista quando si percorre la provinciale 18 detta ‘Ofantina’ è qualcosa di raccapricciante.
Non credo di aver mai percorso, in trent’anni da quando ho conseguito la patente di guida, strada più INFERNALE di questa.
15/18 km di percorrenza e arteria lastricata di decine e decine di buche, pezzi di asfalto disseminati qua e là, pietrisco, sconnessioni più o meno gravi, terreno che tracima dai fondi contigui e, riversandosi sull’asfalto crea una mistura pericolosa in presenza di umido.
A questo si aggiungano pure i danni provocati dal transito di pesanti mezzi agricoli e Tir.
In verità un intervento di rifacimento c’è stato di recente, ma ha interessato solo alcuni km a poca distanza dal centro abitato di Venosa.
Dalla Bradanica all’incrocio con la S.S 93 Appulo-Lucana, Terra di Nessuno.
Questa provinciale è la via più breve per raggiungere alcuni grossi centri del Basso Tavoliere, la Bat, ed è la via del mare per eccellenza per chi proviene da Venosa, ma oltre a rendere molto faticoso il passaggio, espone anche al rischio di dover ‘giustificare’ ai Carabinieri l’andatura ‘anomala’, quando si cerca di aggirare le buche, invadendo, purtroppo, in qualche caso anche la corsia opposta, esattamente come accaduto a me.
Mi domando se per la incolumità di persone e per preservare i propri mezzi da danneggiamenti, sia il caso di rinunciare anche solo ad una gita fuori porta e restarsene a casa.
Prego vogliate raccogliere questa testimonianza, nella speranza che presto possano essere approntate le urgenti opere di riammodernamento e ripristino di questa strada di collegamento così sciaguratamente abbandonata al proprio destino”.
A supportare le descrizioni di Giovanni, la morte prematura di Gioele Gerardi, un 21enne di Rionero, calciatore nella F.S.T (Fortitudo San Tarcisio), strappato alla vita da un terribile incidente stradale avvenuto lo scorso 16 Febbraio, proprio mentre percorreva l’Ofantina.