La Corte di Appello di Potenza ha emesso la sentenza riguardante i tre lavoratori licenziati dall’ex azienda agricola Ciccolella di Melfi.
Un comunicato di Flai Cgil recita:
“La Corte di Appello di Potenza, con la sentenza n.257/2018, dichiara illegittimo il licenziamento dei tre lavoratori lucani operanti nello stabilimento di San Nicola di Melfi (Potenza) della società pugliese R.B Eurosa società agricola (ex G.C Partecipazioni società agricola r.l di Corrado Ciccolella) e condanna l’azienda al pagamento di 20 mensilità arretrate, di cui 15 in termini di mancata retribuzione e 5 a titolo di risarcimento, oltre alle spese legali.
La Corte di Appello valida così la sentenza di riassunzione e risarcimento danni già emessa dalla Corte di Cassazione alla quale i legali dei tre lavoratori, Rosa Comperchio e Gloria Beatrice Cantatore, si erano rivolti dopo la prima sentenza in Appello che dava ragione all’azienda: Eurosa aveva fatto ricorso dopo la vittoria dei tre lavoratori in primo grado.
Il licenziamento era stato disposto dall’azienda ‘per giusta causa’ a seguito di uno sciopero proclamato per l’ottenimento di alcune spettanze e risalente a novembre 2011.
Secondo l’azienda i tre lavoratori – Pietro Troito, Damiano Sabetta e Francesco Cassanelli – avevano ‘pronunciato parole offensive e denigratorie nei confronti dei lavoratori e dei loro dirigenti’.
Accuse che, però, non trovano definitivamente alcun riscontro nell’attuale sentenza della Corte di Appello di Potenza”.
Vincenzo Esposito, segretario generale Flai Cgil Basilicata, afferma:
“Un risultato importante, una vittoria che finalmente mette la parola fine a questa annosa vicenda che vede riconosciuti ai tre lavoratori i propri diritti e la propria dignità”.